Fu in questo stadio di Letna che una sera dell'ottobre 2005 un certo Thierry Henry scrisse la sua leggenda diventando il capocannoniere della storia dei Gunners dell'Arsenal. È in questo recinto vivace, dall'atmosfera tipica dei paesi dell'Est, che anche lo Stade Brestois ha continuato a scrivere la sua storia mercoledì sera. E che storia! Questo è stato scritto con brio per mesi e le sere che rimarranno incise nella pietra si moltiplicano con il passare delle settimane.
Il 6 novembre 2024 è l’ennesima pietra sulle fondamenta della nuova galassia di Brest. Un capolavoro che non si è concretizzato tanto in campo quanto in quello che racconta questo intermezzo ceco giocato davanti a più di mille tifosi bretoni emozionati. Un nuovo momento fuori dal tempo. Andando a vincere allo Sparta Praga contro un avversario debole che ha preso tra i denti con i suoi ultras un enorme tifo “vittoria o morte” prima dell'incontro, lo Stade Brestois ha dieci punti su dodici dopo quattro giornate di Ligue des Champions. Il che gli dà il 99% di possibilità di vedere gli spareggi a febbraio. Qualcosa di straordinario!
Roy, allenatore impaziente
A Praga Éric Roy ha sorpreso tutti preferendo Kamory Doumbia ed Edimilson Fernandes a Romain Del Castillo e Hugo Magnetti. Posizionato sulla fascia sinistra, soluzione unica, il maliano sbaglia l'inevitabile entro sei metri dopo un caviale di Kenny Lala (35'). Due minuti più tardi, Fernandes si ritrova solo al limite dell'area dopo che un calcio d'angolo è stato respinto male dalla difesa locale (37'). Non chiedeva molto per scuotere la rete e segnare il suo primo gol nella competizione.
Sopra lo Sparta, anche il Brest ha preso tempo prima di mettersi al riparo. Lees-Melou (48'), Camara (66', 75') e Ajorque (76', 77') ci avevano provato, invano. Ed è proprio Kaan Karinein, dopo tanto lavoro di Ajorque e messo sotto pressione da Doumbia, a ingannare il proprio portiere (79'). Il Brest si è spaventato alla fine della partita subendo un gol nell'unica occasione ceca della partita dopo un errore. Un avvertimento gratuito.
A Barcellona per un summit!
Per il Brest si prevedeva l'inferno e loro cavalcano l'onda della Champions League come se si fossero già guadagnati il posto in paradiso, rilassati. In ogni caso, è così che lo sperimentano. Vendicativi dopo quello che abbiamo detto di loro quest'estate, sono felici di affrontare con passione una nuova stagione che si preannuncia anche folle. A metà di questo campionato dove tutti i big mangiano a tavola, il Brest è quarto in classifica. Tra due-tre settimane, è sul campo del FC Barcelona, sesto, che l'avventura continuerà. “Stade Brestois, Coppa dei Campioni! »Sdentato.
La scheda tecnica
Arbitro: M. Balakin.
MA. Sparta Praga: Olatunji 90+2'; STADE BRESTOIS: Fernandes (37'), Kairinen (79', csc).
Avvertenze. Sparta Praga: Rynes (69') ; Brest: Ajorque (23').
SPARTA PRAGA: Jensen – Vitik, Panak, Cobbaut – Wiesner, Laci (Suchomel 85'), Kairine (Solbakken 85'), Rynes (Sadilek 85') – Pesek (Tuci 78'), Olatunji, Rrahmani (Danek 64').
STADIO BRESTOIS: Bizot – Lala, Chardonnet, Coulibaly, Haïdara – Lees-Melou, Camara (Magnetti 81'), Fernandes (Martin 81'), Doumbia (Salah 80') – Balde (Pereira Lage 74'), Ajorque.
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