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il sospettato estradato questo mercoledì in Francia

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Il presunto assassino di Philippine sarà estradato questo mercoledì, 6 novembre, in Francia. Taha Oualidat, che il 17 ottobre aveva rifiutato l'estradizione dalla Svizzera alla Francia, ha finalmente cambiato idea.

Taha Oualidat, il presunto assassino di Philippine, sarà estradato questo mercoledì, 6 novembre, ha appreso BFMTV da una fonte vicina al caso, confermando le informazioni di CNews.

Il principale sospettato è stato nuovamente interrogato questo lunedì 4 novembre dal pubblico ministero del cantone di Ginevra, ha appreso BFMTV dalla procura di Parigi. Ha poi confermato il suo consenso a essere consegnato alla Francia secondo una procedura di estradizione semplificata. Un'estradizione, che inizialmente aveva rifiutato e poi accettato la settimana scorsa.

L'uomo di 22 anni è stato arrestato martedì 24 settembre a Ginevra, in Svizzera. Dal 18 giugno era obbligato a lasciare il territorio francese (OQTF). Quando è stato pronunciato, non ha presentato alcun ricorso per opporsi.

Filippina, giovane studentessa di 19 anni da Università Parigi-Dauphineè stato trovato morto sabato 21 settembre nel Bois de Boulogne a Parigi. Era scomparsa il giorno prima quando aveva lasciato il Crous della sua facoltà per andare dai suoi genitori a Montigny-le-Bretonneux

Uno stupro commesso ai danni di una studentessa di 23 anni

Il sospettato è arrivato in Francia dalla Spagna nel 2019, quando aveva 17 anni. Ha potuto entrare regolarmente nel territorio con un visto turistico valido dal 13 giugno 2019 al 27 luglio 2019. A causa della sua minoranza, è stato preso in carico dall'assistenza infantile Val-d'Oise.

Poco dopo il suo arrivo in territorio francese, ha violentato una studentessa di 23 anni. I fatti sono avvenuti lungo una strada forestale a Taverny (Val-d'Oise). È stato rapidamente identificato dagli investigatori della Sicurezza dipartimentale della Val-d'Oise grazie al suo DNA e arrestato. Dopo il processo fu condannato a sette anni di prigione. Ha scontato quasi cinque anni di prigione su sette.

Il 3 settembre, un giudice delle libertà e della detenzione lo ha allontanato dal centro di detenzione dove si trovava con obbligo di denuncia e arresti domiciliari in un albergo dell'Yonne, luogo in cui non si sarà mai presentato. Il 6 settembre il Marocco ha inviato un lasciapassare consolare consentendone l'espulsione, ma a quel punto l'uomo era già fuori.

Mélanie Bertrand con Alixan Lavorel

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