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come ha fatto Nanni Moretti a rassicurare il Vaticano sul suo film sul Papa?

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Nanni Moretti è un regista provocatorio. Nel 2011, accompagnato da Michel Piccoli, Jerzy Stuhr, Renato Scarpa e Franco Graziosi, l’italiano ha scelto di prendere due piccioni con una fava con Abbiamo il papa. Qui, come ha dichiarato nella cartella stampa del suo film, il cineasta ha scelto di prendersi gioco della Chiesa, ma anche delle terapie psicologiche: “Ho preso in giro la sinistra, la mia generazione (quando avevo vent’anni, poi trenta, poi quaranta…) e dentro Diarioho persino preso in giro il cancro che ho avuto vent’anni fa. Penso che sia anche lecito prendersi gioco della psicoanalisi.” Se nessun sindacato di psicologi si fosse espresso contro questo film che raccontava le sedute di un Papa sul lettino, il Vaticano ne avrebbe temuto l’uscitaAbbiamo il papa…Prima di tornare finalmente indietro.

Abbiamo il papa : quando il Papa passa sul divano

Cosa succede dopo la morte del Papa? Se la Storia ha dimostrato come il Vaticano si adopera per trovare un sostituto, Nanni Moretti ha scelto di farne una finzione. Ecco, con Abbiamo il papaabbiamo diritto alla riunione di un conclave incaricato di eleggere un successore. Il problema è che il cardinale eletto sarà un po’ riluttante ad assumersi l’incarico. Non proprio pronto per ricoprire il ruolo, sarà preda di un certo disagio per questo incarico. Paura di sbagliare, ansia, depressione… Ma cosa sta succedendo a questo nuovo papa? Questo è quello che cercheremo di scoprire, regalando qualche sorriso.

Abbiamo il papa: le joli coup de Nanni Moretti

Facendo del papa un personaggio abbastanza umano nelle vesti di un impeccabile Michel Piccoli, Nanni Moretti è riuscito nella sua scommessa… Riuscendo anche a convincere i vacanzieri! Infatti, se vedeva l’entità chiudere le porte del locale per installare le sue telecamere, stringeva comunque un legame con il cardinale Ravasi, facendogli leggere la sceneggiatura del suo film. Se questo ministro “non ufficiale” della Cultura del Vaticano alla fine non gli ha offerto un pass, ha potuto organizzargli un’anteprima. Una proiezione per uomini di fede rassicurati, che non hanno attaccato mediaticamente il lungometraggio. I vaticanisti si divertivano perfino davanti alle scene religiose di relax sullo schermo, tra partite di carte e pallavolo…

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