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Borse europee in calo davanti alla Bce di giovedì, pesa il petrolio

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Ieri, in territorio positivo, i mercati azionari europei hanno chiuso con una nota ribassista, gravati in particolare dal settore petrolifero e dalle vendite alimentate dalle persistenti preoccupazioni sulla Cina. Il CAC 40 è sceso dell’1,05% a 7.521,97, mentre l’EuroStoxx 50 ha perso l’1,71% a 4.955 punti. Dall’altra parte dell’Atlantico domina anche il rosso, con il Dow Jones in ribasso dello 0,28%, intorno alle 17:45.

Sul fronte statistico, prima della decisione di politica monetaria della BCE attesa questo giovedì, gli investitori hanno preso atto dei dati sull’inflazione in Francia: è scesa dell’1,2% su un mese dopo un aumento dello 0,5% in agosto mentre l’indice ZEW in Germania è aumentato maggiormente. del previsto in ottobre.

Negli Stati Uniti, l’attività manifatturiera nella regione di New York è diminuita più bruscamente del previsto in ottobre, con l’indice sceso da -11,90 a ottobre a 11,50 a settembre. Si prevedeva un calo a soli 3,40.

Inoltre il barile di Brent è tornato ai livelli di inizio ottobre mentre il Washington Post riferisce che Israele non attaccherà gli impianti energetici dell’Iran, alleviando i timori sulle forniture di oro nero. I prezzi del barile di Brent e WTI hanno continuato a scendere questo martedì, perdendo rispettivamente il 4,74% a 73,80 dollari e il 5,03% a 70,12 dollari.

Il ritmo di pubblicazione dei risultati sta accelerando, soprattutto negli Stati Uniti. Domani, prima della Morgan Stanley, le principali banche americane hanno pubblicato i loro conti. Bank of America, Citigroup e Goldman Sachs hanno rivelato risultati superiori alle stime, così come JPMorgan e Wells Fargo alla fine della scorsa settimana.

Dal lato del valore, TotalEnergies si è classificata all’ultimo posto nel CAC 40 a causa del calo dei margini di raffinazione nel terzo trimestre e dell’accelerazione del calo dei prezzi dell’oro nero da ieri sera.

A fine seduta il settore dei semiconduttori ha risentito dell’avvertimento dell’ASML. Nel terzo trimestre il produttore di apparecchiature per semiconduttori ha registrato ordinativi inferiori alle attese e ha ridotto i suoi obiettivi per il 2025.

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fonte: AOF

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