Il governatore della banca centrale polacca ha affermato che la sua istituzione ha ulteriormente aumentato le riserve auree, che ora ammontano a 420 tonnellate.
La scorsa settimana il governatore della Banca nazionale polacca Adam Glapinski ha dichiarato che la sua istituzione detiene ora 420 tonnellate di oro, ovvero più del 14% delle riserve valutarie della banca centrale. Ha aggiunto che la Polonia “è così entrata nel club esclusivo dei maggiori detentori di riserve auree del mondo”, aggiungendo che le riserve polacche superano ormai quelle del Regno Unito. La Banca d’Inghilterra ne detiene circa 310 tonnellate.
Adam Glapinski ha annunciato la sua intenzione di continuare ad acquistare oro, con l’obiettivo di raggiungere il 20% delle riserve valutarie del paese. “Una volta raggiunto questo obiettivo, entreremo a far parte delle fila delle più grandi economie del mondo”, ha aggiunto.
Rifugio
Diverse banche centrali hanno aumentato le loro riserve auree negli ultimi anni, ma la Polonia è, insieme all’India, il paese che è stato il maggiore acquirente negli ultimi trimestri.
Uno dei motivi principali per cui le banche centrali amano il metallo pregiato è il desiderio di diversificare le proprie riserve in modo sufficiente per proteggersi da un possibile shock economico o geopolitico.
L’oro è infatti da tempo considerato un bene rifugio, vale a dire il cui valore non diminuisce durante uno shock, e più specificatamente come protezione contro l’inflazione. Inoltre, alcune banche centrali stanno aumentando le loro riserve auree per poter liberarsi più liberamente delle loro riserve in dollari o valute occidentali (euro, sterline, yen).
India, Polonia, Turchia
Tra la fine di giugno 2023 e la fine di giugno di quest’anno, la domanda totale di oro (per le riserve delle banche centrali, ma anche per gioielli e posti di lavoro nell’industria) è aumentata del 4% rispetto al precedente periodo 2022-2023. Ha raggiunto le 1.258 tonnellate, il livello più alto dall’inizio degli anni 2000.
Gran parte di questa domanda proviene dalle banche centrali, che hanno accelerato i loro acquisti, in aumento del 6% su base annua, ovvero 183 tonnellate in più rispetto all’anno precedente. Oltre a India e Polonia, negli ultimi mesi hanno acquistato quantità significative di oro anche Turchia, Giordania, Qatar, Russia, Uzbekistan, Kirghizistan, Iraq e Repubblica Ceca.
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