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perché la partita dei Blues viene spostata in Ungheria e non altrove

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FRANCO FIFE/AFP Senza Kylian Mbappé e Antoine Griezmann, recentemente ritirati, la Francia giocherà in condizioni speciali la partita contro Israele di giovedì 10 ottobre.

FRANCO FIFE/AFP

Senza Kylian Mbappé e Antoine Griezmann, recentemente ritirati, la Francia giocherà in condizioni speciali la partita contro Israele di giovedì 10 ottobre.

CALCIO – Partita con… posta in gioco geopolitica. Nell’ambito della Società delle Nazioni, giovedì 10 ottobre la nazionale francese di calcio affronterà quella israeliana in condizioni un po’ particolari. In effetti, questa riunione valida per la terza giornata della Società delle Nazioni avrebbe dovuto inizialmente vedere lo Stato ebraico accogliere i Blues. Il che non sarà esattamente il caso.

Trasferita in Ungheria, alla Bozsik Arena di Budapest, la partita Israele-Francia risente direttamente della guerra con Hamas e delle ripercussioni di questo stesso conflitto in Libano con l’offensiva contro Hezbollah e, ​​più in generale, contro l’Iran. Una guerra che ora obbliga “ Blu e bianco » di giocare tutte le partite casalinghe nel paese di Viktor Orbán. Ma perché l’Ungheria?

Come sottolineato Eurosportquesto Paese è considerato una destinazione privilegiata per club e selezioni in esilio in cerca di terreno neutrale. In domanda? La sua posizione, al crocevia tra l’Europa occidentale e quella orientale, gli consente di attrarre partite internazionali senza troppa logistica dei trasporti. Senza dimenticare le sue numerose e moderne infrastrutture sportive, che costituiscono un secondo asset per il soft power ungherese in pieno sviluppo.

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FERENC ISZA / AFP La Bozsik Arena, nuovissimo stadio ungherese da 9.500 posti, qui fotografato nel 2021, anno della sua costruzione.

FERENC ISZA / AFP

La Bozsik Arena, nuovissimo stadio ungherese da 9.500 posti, qui fotografato nel 2021, anno della sua costruzione.

Si tratta quindi di una destinazione ideale per un Paese come Israele, nel contesto attuale. Tanto più che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo omologo ungherese Viktor Orbán, al potere da 14 anni, intrattengono ottimi rapporti che favoriscono ulteriormente questo partenariato diplomatico.

Le recenti dichiarazioni dell’ambasciatore israeliano a Budapest lo dimostrano. “Abbiamo un’ottima combinazione di rapporti personali e puro amore per lo sport e il calcio con il governo ungherese”ha dichiarato Yacos Hadas-Handelsman poche settimane dopo l’attacco di Hamas, come riportato da AP. Il diplomatico ha aggiunto: “ Niente può sostituire la casa ma, date le circostanze, finché non potremo giocare in casa, l’Ungheria sarà una buona alternativa. »

Il dubbio incombe su Francia-Israele

Dall’inizio della Nations League 2024-2025, Israele ha già giocato in Ungheria, ma non solo per ospitare le partite. a casa “. Mentre Belgio-Israele, il 6 settembre, si sarebbe dovuto disputare inizialmente nella capitale belga, la città di Bruxelles ha finito per riconoscere l’impossibilità di organizzare questa partita. rischio molto elevato » sul suo pavimento. È stato quindi trasferito nella terra di Viktor Orbán a porte chiuse.

Una situazione che sembra destinata a ripetersi visto il contesto geopolitico del Medio Oriente. Tuttavia, la partita di ritorno tra Francia e Israele dovrebbe evitare questo spostamento, dato che la Federcalcio francese si mostra fiduciosa nel mantenere questo futuro incontro allo Stade de France il 14 novembre.

Tuttavia, la partita Francia-Israele non ha ancora uno spazio né nella biglietteria dello Stade de France né sul sito della FFF, dove sono ben indicate le altre partite dei Blues (in trasferta). Secondo Francia occidentaleil FFF intende infatti mettere in vendita i posti “ a breve », auspicando un incontro aperto al pubblico.

Se su questa spinosa questione sono ancora in corso trattative tra le “3F” e la questura di Parigi, l’ultima parola spetterà allo Stato e quindi a Bruno Retailleau, nuovo ministro dell’Interno. Resta da vedere quante persone potranno partecipare a questo incontro, sempre che si svolgerà allo Stade de France, che non ospita una partita dei Blues dal 19 giugno 2023.

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