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Giornata Mondiale della Disabilità, 9 ottobre: ​​eliminare le barriere, rendere la disabilità una risorsa professionale

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Il 9 ottobre, Giornata Mondiale della Disabilità, è l’occasione per ricordare che la disabilità, lungi dall’essere un limite, può diventare un bene inestimabile nel mondo del lavoro. Questa filosofia è illustrata da una serie di iniziative proattive che vanno oltre gli obblighi legali e ridefiniscono la responsabilità sociale delle imprese (CSR). L’inclusione non è solo una questione di quote, è una leva per il progresso, l’innovazione e il rafforzamento delle organizzazioni.

Un contributo di Laurence Dubois, Direttore delle Risorse Umane di Prodware.

Analisi a quattro assi:

1 – Un impegno forte oltre gli obblighi di legge

In Francia, la legge impone alle aziende con più di 20 dipendenti di avere un tasso di occupazione del 6% per le persone con disabilità. Tuttavia, nonostante questa esigenza, il tasso di occupazione effettivo resta inferiore alle aspettative, a causa di ostacoli culturali o organizzativi, o semplicemente di una mancanza di consapevolezza. Tuttavia, alcune aziende si distinguono per il loro volontarismo, andando ben oltre questo obbligo legale. Queste organizzazioni dimostrano che la disabilità non è un ostacolo alla performance economica, ma piuttosto una fonte di ricchezza umana e innovazione.

Queste aziende che eccellono nel campo dell’inclusione sono spesso svincolate dal contributo all’AGEFIPH (Associazione per la gestione del fondo per l’integrazione professionale delle persone con disabilità), ma soprattutto diventano modelli per gli altri. Il loro successo dimostra che l’inclusione non dovrebbe essere vista come un vincolo, ma come un’opportunità strategica. Queste aziende impegnate non solo vedono rafforzata la loro attrattiva, ma beneficiano anche di una reputazione positiva che attrae talenti e mantiene i dipendenti.

2 – Consapevolezza e supporto: le chiavi per un’integrazione di successo

L’integrazione delle persone con disabilità non può avere successo senza una consapevolezza attiva all’interno delle aziende. Oggi, oltre l’80% delle disabilità sono invisibili, il che rende più complesso il riconoscimento e la comprensione dei bisogni specifici. Formare e informare rappresenta quindi una leva fondamentale per superare gli stereotipi e trasformare le mentalità.

Le azioni di sensibilizzazione, come la formazione dedicata, la designazione di rappresentanti della disabilità o la creazione di commissioni specifiche, consentono di aprire un dialogo sulle questioni di accessibilità e adattamento. Queste iniziative promuovono anche una migliore coesione del team e una maggiore produttività. Secondo un sondaggio condotto da AGEFIPH, il 73% dei datori di lavoro che hanno assunto lavoratori con disabilità ha notato un impatto positivo sulle dinamiche di gruppo e sull’atmosfera lavorativa.

3 – Adattamento e innovazione: dare forma a un ambiente di lavoro inclusivo

L’inclusione delle persone con disabilità richiede anche adattamenti concreti al luogo di lavoro, sia che si tratti della disposizione fisica degli spazi o dell’adattamento dei processi organizzativi. L’avvento delle tecnologie assistite permette di superare alcuni limiti funzionali e offrire ai dipendenti un ambiente adatto alle loro specifiche esigenze. Metodi di lavoro flessibili, accesso alla formazione continua e utilizzo di dispositivi tecnologici adeguati costituiscono leve per lo sviluppo professionale.

Il programma “Progress Activator” è un esempio lampante dei vantaggi dell’innovazione in questo settore. Nel 2023, quasi il 67% delle aziende che hanno implementato iniziative di inclusione hanno notato un miglioramento della soddisfazione e della produttività dei propri team. Contrariamente a quanto si crede, il costo degli adeguamenti è spesso basso, con un importo medio inferiore a 500 euro per dipendente, mentre i benefici in termini di benessere ed efficienza sono significativi.

4 – Partenariati e collaborazione: un approccio globale

Infine, l’inclusione delle persone con disabilità è una questione sociale che richiede un approccio collettivo. Aziende, associazioni, istituzioni pubbliche e altri attori del settore privato devono unire le forze per progettare soluzioni innovative e sostenibili. Solo lavorando insieme possiamo creare un ambiente professionale più giusto, efficiente e inclusivo.

L’importanza della diversità nei team continua ad essere dimostrata. Secondo uno studio condotto da Deloitte, le aziende che promuovono l’inclusione delle persone con disabilità riscontrano un miglioramento del 30% nelle performance organizzative e hanno una probabilità 1,8 volte maggiore di innovarsi. Questi dati rivelano che l’inclusione non è solo una questione di etica o di responsabilità sociale, ma anche un potente motore di sviluppo.

La Giornata Mondiale della Disabilità è un’occasione per ricordare che l’inclusione è una responsabilità condivisa. Investendo nell’inclusione, le aziende rafforzano la propria attrattiva, l’immagine del proprio marchio e la propria performance economica. È tempo di andare oltre le idee preconcette e riconoscere il potenziale di ognuno. Le aziende che investono nell’inclusione beneficiano di una riduzione del 15% del turnover dei dipendenti e di un aumento della produttività del 10%.


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