Un anno dopo, lo ricordano anche i deputati. Su iniziativa di Carolina Yadan (Insieme per la Repubblica), una sessantina di rappresentanti eletti dell’Assemblea nazionale hanno partecipato a video in omaggio alle vittime attacchi compiuti da Hamas in Israele, esattamente un anno fa, questo lunedì 7 ottobre.
“Caroline Yadan lavora da un anno con convinzione con un gruppo più ampio di parlamentari. Ci prova con noi fare tutto il possibile affinché non si dimentichino gli ostaggi che si trovano ancora a Gaza“, saluta Jean-René Cazeneuve (Insieme per la Repubblica), che appare nel film e che perora”in modo da poter trovare una soluzione per fermare il conflitto“.
Deputato al Parlamento dall’8e collegio elettorale francese stabilito fuori della Francia, che comprende in particolare Israele, Caroline Yadan ha invitato deputati di diverse tendenze, esclusi France Insoumise e il Raggruppamento Nazionale, a partecipare alla sua iniziativa. Nel video, realizzato tra foto di vittime e ostaggi di Hamas nella sala Colbert del Palais-Bourbon, i partecipanti recitano un testo del poeta israeliano Amiram Cooper, morto in prigionia.
“Non cederemo mai all’oblio“promette nel video Presidente dell’Assemblea nazionale, Yaël Braun-Pivet. La stragrande maggioranza dei partecipanti proviene dal blocco presidenziale, così come dal gruppo della Destra Repubblicana, con la presenza anche di funzionari eletti del gruppo Libertà, Indipendenti, D’Oltremare e Territori. Presenti anche quattro deputati del gruppo socialista, compreso Jerome Guejd et Isabella Santiago.
“La mia presenza era evidentein continuità con il mio impegno sul tema“, racconta a LCP il deputato della Val-de-Marne, che ha anche partecipato all’operazione transpartitica di sponsorizzazione degli ostaggi di Hamas, lanciata lo scorso novembre. “È stato davvero commovente leggere questa poesia“confida, auspicando la liberazione degli ostaggi, nonché un cessate il fuoco, preludio alla pace. “E soprattutto, che ognuno ritrovi i propri sensi.“
“Israele si difende dai gruppi terroristici”
La commemorazione del 7 ottobre arriva in un’intervista registrata, trasmessa da France Inter sabato 5 ottobre, Emanuele Macron detto che oggi, “la priorità è tornare a una soluzione politica, che smettiamo di fornire armi per portare avanti i combattimenti a Gaza“. Spiegando: “Se chiediamo un cessate il fuoco, la coerenza significa non fornire le armi da guerra“.
Commenti che hanno suscitato numerose reazioni. In diretta da Tel Aviv, Sylvain Maillard (Insieme per la Repubblica) lo ha stimato lunedì“Israele si difende dai gruppi terroristici. (…) Dire che non “consegniamo più armi” significa sostanzialmente mettere Israele e i movimenti terroristici su un piano di parità.“.
Pur rifiutandosi di commentare le affermazioni del Capo dello Stato, il Presidente dell’Assemblea Nazionale, Yaël Braun-Pivetha avvertito, durante un’intervista su BFMTV: “Tutti stanno facendo del loro meglio per garantire che ci sia finalmente un cessate il fuoco. Ma questo è chiarooggi il rifiuto del cessate il fuoco viene da Hamas. (…) E quindi, sfortunatamente, non dobbiamo disarmare Israele in queste circostanze“.
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