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Hezbollah intrappolato nel suo sostegno ad Hamas

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Combattenti di Hezbollah durante il funerale delle vittime dell’esplosione del loro cercapersone in Libano il 17 settembre, nella periferia meridionale di Beirut, 18 settembre 2024. ANWAR AMRO/AFP

IoUn’ondata di terrore si è nuovamente diffusa in Libano mercoledì 18 settembre. Nella periferia sud di Beirut, la tensione è improvvisamente salita di un livello poco dopo le 17:00, quando sono risuonate delle esplosioni nella roccaforte di Hezbollah. Dopo l’esplosione simultanea di cercapersone il giorno prima, che ha ucciso dodici persone e ne ha ferite quasi 3.000, la maggior parte delle quali combattenti del partito sciita, questa volta i walkie-talkie sono esplosi in tutto il paese, uccidendone venti (tra i combattenti di Hezbollah, secondo il partito) e ferendone 450, secondo un rapporto provvisorio del Ministero della Salute libanese.

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Il panico attanagliò i sobborghi meridionali. I membri di Hezbollah gettarono i loro telefoni a terra, preoccupati che tutte le apparecchiature di comunicazione del gruppo sciita fossero state compromesse. I residenti scrutarono ansiosamente il cielo, dove erano stati avvistati droni di sorveglianza israeliani. La serie di attacchi, attribuiti a Israele e denunciati come “cieco e illegale” agli occhi del diritto internazionale da parte della ONG Human Rights Watch, è riuscita a instillare paura e paranoia nella popolazione.

Successo tattico per Israele

Tra i ranghi di Hezbollah, si specula se questa operazione sia un preludio a un’invasione israeliana del Libano meridionale o un semplice avvertimento al partito di fermare i suoi attacchi contro Israele. Nell’ottobre 2023, Poco dopo l’attacco di Hamas allo stato ebraico, Il partito sciita ha iniziato a lanciare razzi nel nord di Israele, nel tentativo di allentare la presa su Hamas nella Striscia di Gaza e di capitalizzare la sua immagine di resistenza nel mondo arabo. Mentre le speranze di una soluzione negoziata nella Striscia di Gaza e al confine libanese svaniscono, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha annunciato mercoledì un “nuova fase della guerra”questa volta nel nord di Israele.

“Dimostrando la sua superiorità di intelligence, Israele è riuscito ancora una volta a umiliare Hezbollah e, ​​indirettamente, l’Iran”.ha affermato Ali Alfoneh, ricercatore presso l’Arab Gulf States Institute di Washington. La serie di attacchi ha disorganizzato i ranghi di Hezbollah, danneggiato il morale dei suoi sostenitori e ridotto la sua capacità immediata di rispondere. Prima ancora di poter preparare la sua risposta, il Partito di Dio dovrà identificare le lacune della sicurezza e gli informatori e adattare i suoi protocolli di sicurezza. “Queste formazioni imparino dai propri errori e saranno spinte verso l’autonomia tecnologica, per ridurre il rischio di infiltrazione”prevede Ali Alfoneh.

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