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Sono le 23:45 di questo gelido venerdì di gennaio e la macchina corre a tutta velocità. Qui, in mezzo a una deprimente zona di magazzini, vicinissimo a un campo da rugby, a una ferrovia e alle due gigantesche ciminiere della vecchia centrale termoelettrica, possiamo arrivare, sette giorni su sette e venti -Quando su venti -quattro, una bottiglia di “proto” con beccuccio in plastica e dieci palloncini a 15 euro. “Se torni domani, chiedi di Guindo, sono io”, rivela un commerciante prima di effettuare la valuta.