Investing.com – La settimana inizia male per il ritorno vicino ai 100.000 dollari, in calo dell’8% rispetto al record storico di lunedì scorso intorno ai 109.350 dollari. Dopo un sabato tranquillo, la domenica ha iniziato a prendere la strada del ribasso, e le perdite hanno subito un’accelerazione questo lunedì mattina.
Come spesso nelle ultime settimane, sono le notizie macroeconomiche a dover essere incriminate per spiegare la debolezza del Bitcoin, mentre domenica Donald Trump ha annunciato tariffe del 25% contro la Colombia.
Certo, dal punto di vista degli Stati Uniti l’impatto economico resterà aneddotico, ma potrebbe essere devastante per la Colombia. Tuttavia, ciò dimostra che Trump è serio nelle sue minacce e che altri paesi potrebbero seguirlo, nel quadro di una guerra commerciale a tutto tondo.
Di fronte a questi timori, l’avversione al rischio dominata dai mercati mondiali questo lunedì mattina, e le criptovalute non vengono risparmiate. Infatti, oltre a Bitcoin, la maggior parte delle altre principali criptovalute ha registrato perdite importanti nelle ultime 24 ore, con -6% per ET e -10% per XRP e.
Nelle prossime ore sarà decisiva la capacità del bitcoin di mantenere la soglia psicologica maggiore, e una rottura sotto questa zona chiave costituirebbe un segnale inferiore
Bisognerà anche tenere conto della linea di tendenza al ribasso che si allunga dall’ottobre 2024 (in verde nel grafico sopra), attualmente situata a 95.000 dollari. Finché questa linea verrà preservata, il trend sostanziale di Bitcoin rimarrà tecnicamente positivo.
Una pausa costituirebbe quindi un ulteriore segnale negativo, che porterebbe la media mobile online 100 giorni a 91.500 dollari e in area 90.000 dollari.
Per quanto riguarda i prossimi eventi che potrebbero influenzare Bitcoin questa settimana, si prevede che la riunione della Fed ruberà la scena a Trump, con la prima riunione del FOMC dell’anno 2025 prevista per mercoledì. Non è previsto alcun calo del tasso, ma i dati recenti inferiori alle aspettative sull’inflazione statunitense hanno dato speranza agli investitori di vedere una banca centrale più flessibile.
D’altra parte, sapendo che Trump agisce riguardo alle tariffe doganali, che sono essenzialmente inflazionistiche, la Fed potrebbe voler essere cauta e mantenere un discorso cauto sull’inflazione, che peserebbe su Bitcoin e altri asset digitali.
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