NARRAZIONE – In occasione dell’80° anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, dove furono deportate, Yvette Lévy e Judith Elkan-Hervé hanno raccontato la loro vicenda. A 98 anni sono tra gli ultimi sopravvissuti alla Shoah.
“Immagina come sarebbe indossarlo ogni giorno”. Con uno sguardo di sfida, Yvette Lévy si alza dalla sedia e brandisce una stella gialla. La stessa che, più di 80 anni prima, era cucita sui suoi vestiti, a significare la sua ebraicità. La stessa che la deportò nel campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz-Birkenau, nel luglio del 1944, con l’ultimo convoglio in partenza dal campo di internamento di Drancy. Al Memoriale dell’Olocausto a Parigi, dove 150 persone si sono riunite per ascoltare la sua testimonianza, è caduto improvvisamente il silenzio. Tutti tacciono, ammirati, davanti a questa donna che, a 98 anni, trova ancora la forza di raccontare l’orrore dopo essere scampata, 80 anni prima, al più grande massacro della Storia.
Hugues Maillot
Seduta accanto a lei, Judith Elkan-Hervé era stata appena interrogata da un ascoltatore sull’importanza della testimonianza. “Ho quasi 99 anni, i nomi di chi amo, di chi ha sofferto, li ricordo solo io”soufflé…
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