Nella notte tra il 24 e il 25 febbraio 2024, Julien Grégoire (44 anni) è stato ucciso da diverse coltellate nel suo appartamento di Mons. Quello che insegnava al collegio Saint-Stanislas, aveva invitato uno dei suoi ex studenti, Thomas B, a casa sua dopo una serata.
Una serata andata storta
Nel corso della serata è scoppiata una lite per motivi non chiari e il giovane 18enne ha colpito con un coltello la sua ex insegnante. Secondo Me Discepoli è successo qualcosa di inaspettato, che ha sorpreso il suo giovane cliente. L’avvocato aveva accennato a gesti”non appropriato” commesso da un quarantenne su un giovane adulto, appena uscito dall’adolescenza.
Interrogato da Sudinfo, Me Discepoli spera che l’appello non venga seguito nuovamente: “Visto lo stato di avanzamento delle indagini e le garanzie fornite, oso sperare che la sorveglianza elettronica venga confermata. Essere chiusi in casa non può rappresentare un pericolo per la società. Ha un seguito psicologico e gli esperti dicono che non c’è rischio di violenza da parte sua. Abbiamo una sovrappopolazione carceraria e il carcere non aiuta nessuno. Se potesse continuare gli studi, sarebbe vantaggioso sia per lui che per la società. Era ancora al primo anno di giurisprudenza. E il suo stato di salute sta peggiorando sia fisicamente che psicologicamente. A 19 anni ha preso antidepressivi e sonniferi per riuscire a dormire. Ha bisogno di evolversi.”