IL Razzi hanno quasi perso una partita prestigiosa che avevano generalmente dominato per molti minuti. Perché fin dall’inizio, il Cavalieri mancano i tiri aperti da 3 punti e l’impatto dei sostituti texani fa molto male. Steven Adams è prezioso sotto il cerchio e Cam Whitmore è già caldo, con 10 punti solo nel primo quarto (39-32)
Per interrompere lo slancio dell’avversario e poiché recentemente ha funzionato molto bene contro i Wolves e i Suns, i giocatori di Kenny Atkinson hanno allestito la difesa a zona. Funziona abbastanza bene Tuttavia, per evitare questa difesa, i Rockets giocano duro le transizioni e vanno 13-0. Nelle lunghe sequenze i Cavaliers si sono rotti i denti dentro (61-53).
Nella ripresa le truppe di Ime Udoka sono riuscite ad attaccare meglio l’area, con più pazienza. Senza dimenticare i cestini pluripremiati di Fred VanVleet. Certo, Jarrett Allen lavora molto sul rimbalzo offensivo per mantenere Cleveland, ma è Houston ad avere ancora il controllo (94-83).
Fino all’assenza nell’ultimo atto, dove la capolista inflisse un clamoroso 19-0! I Rockets hanno perso il vantaggio e ci è voluto un 7-0 con due triple di Fred VanVleet, ancora una volta, per rispondere.
Entriamo quindi in “money time” e i Rockets usciranno ai tiri liberi. Già perché Alperen Sengun ci mette del suo per regalare due punti d’anticipo. Poi perché, su flagrante fallo di Tari Eason, da 3 punti, Darius Garland si ritrova sulla linea con tre tentativi.
Tre successi e la vittoria è quasi assicurata. Sbaglia i primi due e Donovan Mitchell non segna nell’ultimo tentativo. Vittoria strappata per Houston, 109-108.
COSA RICORDARE
– I rimpianti dei Cavalieri. Ovviamente, quando siamo in svantaggio per tutta la partita, quando andiamo sul 19-0 nell’ultimo quarto e quando abbiamo tre tiri liberi a due secondi dalla fine, non vincere è frustrante. Kenny Atkinson e i suoi giocatori non hanno avuto una partita perfetta, tutt’altro, ma con fiducia, e con Darius Garland che non tremava, avrebbero chiaramente potuto resistere.
– Gli enormi sforzi di Amen Thompson. Questa vittoria è collettiva poiché molti giocatori di Houston erano preziosi e bravi. Ma come non evidenziare la prestazione di Amen Thompson? 16 punti, 16 rimbalzi di cui 9 offensivi, 4 assist e 4 intercetti. I Rockets hanno lottato molto all’interno per limitare l’impatto di Jarrett Allen e privare gli esterni di tiri facili vicino al cerchio, e Amen Thompson e Steven Adams (11 rimbalzi di cui 5 offensivi) hanno fatto un buon lavoro in questo.
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Come leggere le statistiche? Min = Minuti; Tiri = Tiri riusciti / Tiri tentati; 3 punti = 3 punti / 3 punti tentati; LF = tiri liberi effettuati/tiri liberi tentati; O = rimbalzo offensivo; D=rimbalzo difensivo; T = Rimbalzi totali; Pd = assist; Fte: Falli personali; Int = Intercetta; Bp = Palle perse; Ct: Contro; +/- = Differenza di punti quando il giocatore è in campo; Pti = Punti; Eval: valutazione del giocatore calcolata da azioni positive – azioni negative.