Ogni sera, la redazione di Libe seleziona le notizie del giorno da non perdere in Francia e nel resto del mondo.
L’Assemblea adotta il disegno di legge d’urgenza per la ricostruzione di Mayotte
Cinque settimane dopo il devastante passaggio del ciclone Chido, il disegno di legge di emergenza per la ricostruzione di Mayotte è stato adottato mercoledì 22 gennaio dai deputati quasi all’unanimità degli elettori, nonostante le critiche di molti eletti che lo hanno giudicato “insufficiente”. Primo testo del governo Bayrou a superare la prova dell’emiciclo, è stato difeso da Manuel Valls, ministro dei Territori d’Oltremare, che in questa occasione ha fatto il suo grande ritorno nell’arena dell’Assemblea nazionale. L’adozione di questo testo, che evita le delicate questioni migratorie, non era affatto in dubbio, soprattutto se si considera l’imperativo di accelerare la ricostruzione del devastato dipartimento francese.
Trump minaccia la Russia di sanzioni se non raggiunge un accordo “adesso” con l’Ucraina
Appena tornato, già le prime minacce per il suo vecchio alleato Putin. Mercoledì il presidente americano, appena tornato alla Casa Bianca, ha invitato Mosca a trovare un accordo per porre fine alla guerra in Ucraina, altrimenti imporrà “alti livelli di tasse”, “dazi doganali” e altre sanzioni.
Taglio al budget sportivo: Macron dice che gli atleti insoddisfatti hanno “ragione” e il suo governo ha torto
«Lo sport non è politico», ha detto. Emmanuel Macron, tuttavia, si è sentito obbligato a intervenire questo mercoledì nella ribellione contro il calo del bilancio sportivo in Francia da parte degli atleti. Più di 400 di loro hanno firmato un articolo sul quotidiano la squadra Martedì sera, indignato per l’ennesimo colpo allo sport – almeno cento milioni di euro – lontano dalle promesse brandite quest’estate durante le Olimpiadi di Parigi.
Germania: due morti in un’aggressione con coltello in un parco
Due persone, tra cui un bambino di 2 anni, sono state uccise questo mercoledì durante un attacco con coltello in un parco di Aschaffenburg, nel sud della Germania, ha annunciato la polizia locale, annunciando di aver arrestato un sospetto. L’aggressione, di cui al momento non sono note le motivazioni, è avvenuta “intorno alle 11:45 nel parco Schönta”. Ferita anche una collaboratrice dell’infanzia. Il sospettato arrestato è un afghano di 28 anni, ha detto la polizia. È stato arrestato dalla polizia. Maggiori informazioni qui.
Narcobanditismo: estradato dal Marocco, il capo del clan “Yoda” è arrivato in Francia
Il “arrivato sul suolo francese”conferma Gérald Darmanin. Félix Bingui, il presunto leader del clan “Yoda”, una delle principali bande di narcotrafficanti di Marsiglia all’origine di una sanguinosa guerra tra bande, è stato estradato dal Marocco. Arrestato lo scorso marzo a Casablanca, Félix Bingui era oggetto di un mandato d’arresto firmato da un giudice istruttore marsigliese per “importazione di stupefacenti da parte di una banda organizzata, trasporto, detenzione, acquisto, trasferimento di stupefacenti, associazione a delinquere […] riciclaggio di denaro e mancata verifica delle risorse.
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“Bugie”, “pressioni psicologiche”: i metodi sulfurei di Mimi Marchand, regina dei paparazzi… e confusione
L’influente comunicatore ha da tempo il sopravvento sulle foto della coppia Macron e delle celebrità. Ma recenti atti giudiziari, consultati da Liberazionesvelare i trucchi e le astuzie di un sistema ormai consolidato, che l’ha portata a essere processata a maggio con l’accusa di “estorsione” ai danni della conduttrice Karine Le Marchand. La nostra indagine.
Olivier Dubois: “Non appena sono ostaggio, non appartengo più a me stesso, sono altro: ho provato a scrivere di quest’altro”
L’ex corrispondente di Liberazione in Mali pubblica il resoconto dei suoi 711 giorni di prigionia nel Sahel. Olivier Dubois ritorna al “dissociazione” avvenuta, durante la sua detenzione, tra l’ostaggio e il giornalista, e che ha riattivato per la stesura del suo libro, Prigioniero del deserto. Discute delle sue condizioni di detenzione nel Sahara, del suo rapporto con il cadavere durante la prigionia e della strategia degli jihadisti del Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani (Jnim, affiliato ad Al-Qaeda) che lo hanno fatto prigioniero. La nostra intervista.
Le serie Netflix sono semplificate per fare qualcos’altro mentre le guardi?
Se si discute di questa ipotesi avanzata da un quotidiano americano, è certo che il colosso dello streaming crea contenuti standardizzati e semplificati per adattarsi alle abitudini dei suoi utenti “multischermo”. La ricetta sembra funzionare in termini di pubblico. Decrittazione.