Stato e Comune si accusano a vicenda della tragedia

Stato e Comune si accusano a vicenda della tragedia
Stato e Comune si accusano a vicenda della tragedia
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Dopo il tragico incendio in un albergo di Türkiye che ha causato la morte di 76 persone, il Paese ha dichiarato il lutto nazionale. I media locali evidenziano le molteplici negligenze che avrebbero portato alla tragedia, mentre il Ministero del Turismo e il comune di Bolu si incolpano a vicenda.

Il giorno dopo l’incendio che ha ucciso almeno 76 persone nel cuore della notte in un lussuoso hotel di una stazione sciistica nella Turchia centrale, il Paese è entrato in lutto nazionale.

Presente al funerale di otto familiari di un ex deputato del suo partito, l’AKP, il presidente Recep Tayyip Erdogan ha lasciato trasparire la sua emozione.

Il capo dello Stato è stato fotografato asciugandosi gli occhi, con il volto rivolto a terra. “I responsabili dovranno essere ritenuti responsabili”, avrebbe dichiarato il presidente.

Al momento dell’incidente, quando è scoppiato l’incendio nel locale alto dodici piani, erano registrati circa 238 clienti. Attualmente a Bolu sono ancora ricoverate una ventina di persone.

Nove persone arrestate

Dopo i fatti, la stampa locale ha continuato a ritenere l’hotel responsabile dell’incidente, elencando le negligenze che, secondo questi media, avrebbero portato a questo pesante tributo. Si ricorda che nove persone, tra cui il proprietario della struttura, il direttore generale e un elettricista dell’hotel, sono state arrestate nell’ambito dell’indagine avviata dal Ministero della Giustizia.

Il quotidiano Cumhuriyet precisa che l’albergo non disponeva di misure di sicurezza. “Non c’erano scale di emergenza funzionanti, né estintori ai piani, nemmeno l’allarme antincendio funzionava”, ha detto un dipendente dello stabilimento, intervistato dai media.

Anche altri sopravvissuti ieri hanno deplorato l’assenza di allarmi, scale e porte tagliafuoco nell’hotel, fatto contestato dal ministro del Turismo.

Tuttavia, secondo il Ministero del Turismo, la struttura sarebbe stata “verificata” dai vigili del fuoco nel 2021, poi l’anno scorso nel 2024. Ma il Ministero del Turismo e il comune di Bolu, all’opposizione, si stanno già demandando la responsabilità delle certificazioni di rispetto delle norme di sicurezza.

Funzionari statali affermano che spetta al comune condurre ispezioni annuali per verificare gli standard di sicurezza della struttura. Da parte sua, il comune sostiene che l’hotel ha beneficiato di una convenzione direttamente con il Ministero del Turismo, imputando quindi la responsabilità di queste segnalazioni ai vigili del fuoco.

L’agenzia statale Anadolu ha inoltre pubblicato mercoledì un documento del 2 gennaio rilasciato dal comune di Bolu, che attesta la conformità di un nuovo “caffetteria-ristorante” al 4° piano dell’hotel, da dove sarebbe scoppiato l’incendio .

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