Un calcio che costa un sacco di soldi. Euforico dopo il gol di apertura di martedì in Atlético Madrid-Bayer Leverkusen in Champions League (vittoria per 2-1 per l’Atléti), Jeremie Frimpong ha inviato un calcio in un mazzo sistemato in ogni partita sul palo d’angolo da un sostenitore dei Colchoneros. Un brutto gesto per il quale il nazionale olandese si è scusato mercoledì su Twitter.
“Dopo la partita di ieri ho scoperto la tradizione del mazzo di fiori al Metropolitano. Non me ne rendevo conto e quando è stato segnato il gol mi sono lasciato trasportare e ho commesso un errore. Mi scuso con i tifosi dell’Atlético e soprattutto con Margarita”, ha scritto il 24enne.
Un gesto che gli ha messo parecchi guai
Subito dopo che Pedro Hincapié ha aperto le marcature, segnando l’1-0 del Bayer Leverkusen, il terzino olandese è arrivato nell’angolo, dove i suoi compagni di squadra stavano festeggiando, e ha calciato il mazzo di fiori di Margarita in onore di Pantic. Un gesto che ha infastidito i tifosi del Colchoneros e lo stesso club si è espresso sui social. “Non si scherza con l’Atleti” (“Non giochiamo con l’Atléti”, in francese, ndr), hanno scritto sull’account del club anglofono.
Dopo questo calcio, Frimpong è stato vigorosamente insultato da José Maria Gimenez, motivato da tutti i tifosi locali che avevano assistito all’azione. Abbastanza per aggiungere tensione all’incontro.
Un portafortuna quindi un omaggio
La storia del mazzo di fiori iniziò al Calderón, l’ex stadio dell’Atlético de Madrid, quando Margarita, tifosa della rojiblanca, decise di posizionare quattro garofani nell’angolo destro della end zone sud durante una partita contro l’Athletic Club nel 1996. L’Atlético aveva segnato tanti gol quanti occhielli. La partita successiva, Margarita depose nello stesso posto un mazzo di margherite in onore di Milinko Pantić, trequartista dell’Atlético dal 1995 al 1998.
La tradizione del bouquet della Margarita è continuata da allora, nonostante il trasferimento del Calderón al Metropolitano e anche nel pieno della pandemia di COVID, quando i fan non potevano accedervi. È stata la società stessa a riporre questo bouquet in un angolo.
Articolo originale pubblicato su RMC Sport
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