Martedì 21 gennaio, il giorno dopo l’insediamento di Donald Trump, cerimonia durante la quale l’outfit della sua compagna Melania Trump è stato fortemente criticato, il 47esimo presidente degli Stati Uniti ha assistito a una funzione religiosa presso la Cattedrale Nazionale di Washington. Un sermone condotto dal vescovo della Chiesa episcopale di Washington, Mariann Budde, che ha invitato il capo dello Stato a mostrare maggiore clemenza nei confronti dei membri della comunità LGBTQ+, degli immigrati e di tutti coloro che “dal loro paese” chi lo avrebbe fatto “Paura”.
“Una volta eravamo tutti stranieri su questa terra”
“Nel nome del nostro Dio, vi chiedo di avere clemenza verso coloro che nel nostro Paese attualmente hanno paura”, ha dichiarato Budde che poi non ha usato mezzi termini di fronte a Donald Trump. E per aggiungere: “Ci sono bambini gay, lesbiche e transgender in famiglie democratiche, repubblicane o indipendenti che temono per la propria vita”.
Al termine del suo intervento, il vescovo ha insistito particolarmente sulla situazione degli immigrati, ricordando ai presenti che essi hanno “tutti una volta erano stranieri su questa terra”. “Potrebbero non essere cittadini con documenti di identità validi, ma la stragrande maggioranza degli immigrati non sono criminali. Pagano le tasse e sono buoni vicini”.
Donald Trump ha reagito ai commenti: “Aveva un tono cattivo”
Questo sermone risuona come un vero messaggio di pace e speranza per tutti coloro che vivono nella paura dalla vittoria di Donald Trump lo scorso novembre. Questa preoccupazione è tanto più acuta in quanto il nuovo Presidente degli Stati Uniti ha già firmato, il giorno dopo il suo insediamento, numerosi decreti che mirano ai diritti delle persone prive di documenti, degli immigrati e dei membri della comunità LGBTQ+. .
Di fronte a questa supplica le reazioni non si sono fatte attendere. Mentre molti internauti hanno lodato il coraggio di Mariann Budde sui social network: “è stato estremamente coraggioso”, che icona”, “proteggila a tutti i costi”, il presidente non ha nascosto la sua insoddisfazione.
Dopo aver mostrato uno sguardo annoiato durante il discorso del vescovo, ha pubblicato un messaggio feroce sul suo social network: “Il cosiddetto vescovo che ha parlato durante la funzione religiosa nazionale martedì mattina era un radicale di sinistra e odiava Trump”. Aggiunge che l’aveva fatto “un tono malvagio” e non lo era “né convincente né intelligente” prima di chiedere “scuse” da lui e dalla Chiesa.