I primi tre ostaggi sono stati rilasciati domenica da Hamas nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza. Ore dopo, 90 palestinesi sono stati rilasciati dalla prigione militare di Ofer nella Cisgiordania occupata e da un centro di detenzione a Gerusalemme.
Pubblicato il 20/01/2025 08:26
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Il giorno dopo la liberazione di tre ostaggi israeliani, la direttrice franco-israeliana, membro del Forum delle famiglie degli ostaggi, Ruth Berdah-Canet, parla lunedì 20 gennaio su franceinfo, un “un momento straordinario di comunione con loro, con il popolo israeliano”. “Lo abbiamo vissuto come un momento magico. Per 471 giorni abbiamo ripetuto un mantra: “Riportateli a casa”. Portateli a casa. E alla fine è successo”.sorride Ruth Berdah-Canet, presente sul posto.
Se dovesse ricordare un’immagine dell’arrivo degli ostaggi domenica, “Questo è il momento in cui Romi [Gonen]Doron [Steinbrecher] ed Emily [Damari] trovare la loro madre”. Un momento “universale” causa Ruth Berdah-Canet. “In Francia capiamo perché i nostri valori sono i valori della vita. Queste sono cose a cui tutti possiamo relazionarci”, spiega il regista franco-israeliano.
Resta comunque misurato. “Abbiamo accolto le nostre famiglie, ma non abbiamo dichiarato la vittoria” mentre 30 ostaggi sono ancora detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. Per quanto riguarda le scene di giubilo a Ramallah, all’arrivo dei 90 prigionieri liberati da Israele, Ruth Berdah-Canet ritiene che “Sappiamo con chi abbiamo a che fare. Non siamo sorpresi dalla situazione dall’altra parte”.
Ruth Berdah-Canet, membro dell’Hostage Families Forum, non ha tuttavia affermato “nessuna notizia dagli ostaggi francesi. Le stesse famiglie non sanno con molto anticipo cosa sta succedendo”, confida.