L’aumento dei prezzi alla pompa è dovuto “all’annuncio da parte degli Stati Uniti dell’intenzione di inasprire le sanzioni contro la Russia”, secondo l’Unione francese delle industrie petrolifere

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Soprattutto perché la domanda globale continua ad aumentare, sottolinea il presidente.

Pubblicato il 22/01/2025 08:22

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Olivier Gantois, portavoce dell’industria petrolifera in Francia, presidente dell’UFIP Energie Mobilité, la lobby che riunisce le imprese energetiche e petrolifere, è stato ospite di franceinfo giovedì 1 settembre. (FRANCEINFO / RADIO FRANCIA)

Il prezzo del barile di petrolio si aggira intorno agli 80 dollari, in aumento di quasi il 10% dall’inizio di gennaio. “Ciò che ha avuto un ruolo e spiega questo aumento del prezzo del barile di petrolio greggio dall’inizio di gennaio è l’annuncio da parte degli Stati Uniti dell’intenzione di inasprire le sanzioni contro la Russia, che è in guerra con l’Ucraina”lo spiega mercoledì 22 gennaio su franceinfo Olivier Gantois, presidente dell’UFIP (Unione francese delle industrie petrolifere).

Questo semplice annuncio “è bastato per far salire di otto dollari il prezzo del barile di petrolio greggio dall’inizio del mese”, assicura Olivier Gantois. E questo aumento si ripercuote naturalmente sui prezzi del carburante alla pompa. “Per il resto, la stabilità del prezzo del barile deriva dal fatto che la domanda globale di petrolio è aumentata nel 2024 di un milione di barili al giorno. E aumenterà ancora nel 2025 di un milione di barili al giorno”avverte.

E’, secondo il presidente dell’UFIP, l’aumento dell’offerta americana voluto dal nuovo presidente Donald Trump con il suo slogan “Trapanare, tesoro, trapanare” (Fore, baby, fore), non abbasserà questi prezzi: “Nonostante gli annunci che abbiamo avuto per diversi mandati negli Stati Uniti, sia da parte democratica che repubblicana, infatti, la produzione di petrolio greggio negli Stati Uniti ha continuato ad aumentare quasi ininterrottamente negli ultimi anni, in particolare con lo sviluppo dello shale produzione di petrolio.spiega.

“Gli Stati Uniti, oggi, producono tra i 15 e i 16 milioni di barili al giorno, la cifra più alta di sempre per gli Stati Uniti. E ancora, questa dinamica non è realmente cambiata, né al momento della transizione dai repubblicani ai democratici, né, secondo me, nella transizione attuale dai democratici ai repubblicani”aggiunge infine Olivier Gantois.

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