DECRITTO – Contro il Manchester City mercoledì in Champions League, il club parigino ritrova l’allenatore spagnolo e l’attaccante norvegese che un tempo erano sinonimo di sogni di grandezza nella capitale.
Mercoledì sera, poco prima delle 21, Parco dei Principi. L’inno della Champions League risuona nelle corsie parigine, Pep Guardiola prende posto sulla sua panchina ed Erling Haaland è vicino al cerchio centrale. Sotto i colori del Manchester City, per un poster contro il PSG sinonimo di una partita decisiva come ce ne sono tante in palio. La pressione è immensa. L’aria è irrespirabile. Ma se i due sono più che mai legati ai Citizens – Guardiola è arrivato all’Inghilterra nel 2016, Haaland ha appena firmato un contratto fino al 2034 – il club parigino, nei suoi sogni di grandezza, ha cercato, in passato, di attrarre questi due luminari.
Per il tecnico spagnolo, 53 anni, con un curriculum da capogiro (40 titoli, 12 volte campione nazionale, 3 Champions League, ecc.) e considerato il più grande allenatore della storia del calcio, il PSG ha tentato più volte la fortuna. Tre volte, secondo le nostre informazioni…
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