DANA dell’ottobre 2024: un pesante bilancio umano e conseguenze durature
Tre mesi dopo la tempesta DANA che ha devastato la regione di Valencia, il bilancio umano ammonta a 217 morti accertati, secondo i dati consolidati dalle autorità dopo settimane di intensa ricerca nelle zone più colpite (FranceTV).
Nonostante gli sforzi delle squadre di soccorso, alcune persone scomparse non sono ancora state ritrovate. Carlos Mazón, presidente della Generalitat valenciana, ha indicato che il livello di emergenza di 75 comuni colpiti è stato ridotto al “livello 1”, mentre altri 28 restano al “livello 2”.
Anche le conseguenze psicologiche del disastro sono significative. Molte vittime soffrono di disturbo da stress post-traumatico, ansia o depressione. Per far fronte a ciò, sono state istituite unità di ascolto psicologico da parte delle autorità locali e di associazioni come Cruz Roja Española. Questi sistemi permettono di offrire un sostegno immediato e di rispondere ad una crescente domanda di aiuto psicologico.
Un tuffo nell’inferno di DANA: testimonianza di una settimana di caos a Valencia
Un costo economico colossale e una lenta ripresa per la regione di Valencia
L’impatto economico di DANA si fa ancora sentire tre mesi dopo. Le infrastrutture critiche, come strade e ponti, sono state parzialmente riparate, ma la ricostruzione completa potrebbe richiedere anni. Le perdite economiche totali sono stimate in 3 miliardi di euro (Argus de l’Assurance). Questo importo comprende i danni alle infrastrutture pubbliche, agli alloggi e alle operazioni agricole.
Il settore agricolo, particolarmente colpito nelle regioni di Murcia e Valencia, fatica a riprendersi. Le perdite associate sono stimate a oltre 1,2 miliardi di euro, con le aziende agricole che non potranno riprendere la propria attività prima della prossima stagione.
Il governo spagnolo ha annunciato un piano di aiuti da 10,6 miliardi di euro che comprende sovvenzioni, prestiti a tasso zero e indennizzi per privati e imprese. Tuttavia, molti residenti della regione di Valencia hanno segnalato ritardi nel pagamento di questi aiuti.
Il presidente Mazón al centro delle critiche, ma ancora al potere
La gestione della crisi provocata da DANA continua a suscitare accese polemiche. Carlos Mazón, presidente della Generalitat, resta al centro delle critiche per quello che molti considerano un ritardo e un’inadeguatezza nella sua reazione alla portata degli eventi. L’opposizione politica denuncia le carenze strutturali e chiede spiegazioni per la lentezza, o addirittura l’assenza, delle misure adottate.
Manifestazioni e assembramenti, anche se in numero minore di settimana in settimana, continuano per le strade di Valencia. Prova di un malcontento generale tra gli abitanti della Comunità Valenciana, molti dei quali attendono le dimissioni di Carlos Mazón.
Le prossime settimane saranno decisive per valutare la capacità del governo di attuare riforme concrete e trasformare questa crisi in un’opportunità di miglioramento. In un contesto in cui è probabile che i fenomeni climatici estremi aumentino, l’obiettivo è chiaro: rafforzare i mezzi di prevenzione e prepararsi meglio alle future avverse condizioni meteorologiche.
