È stata una piccola partita tra grandi amici. Più facile da gestire dopo che prima o durante. Gaël Monfils e Ben Shelton si piacciono e anche qualcosa di più. Nonostante i 16 anni di distanza, tra i due è instaurata un’intimità che si è trasformata in amicizia fin dall’arrivo del giovane americano sul circuito. Come se il francese si fosse riconosciuto in lui. Quindi La Monf’ non gli rimprovera troppo di averlo fermato lunedì agli ottavi.
“Beh, è un ragazzo che adoroMonfils ha detto a Eurosport dopo la partita. È fantastico, è fantastico. Anche a me piace molto suo padre. È davvero una coppia fantastica, rinfrescante per il tennis. È stato davvero fantastico interpretarlo. E’ un ragazzo che mi piace davvero. Mi piace passare il tempo con lui. Parla con lui. Condividi le cose. Ridiamo molto. E’ davvero un bravo ragazzo. Ora lo sopporterò, ovviamente.”
Monfils si ferma “per evitare un grosso incidente”
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Ben Shelton ricorda il consiglio dato dal suo anziano. “Gaël ha avuto parole di incoraggiamento per me negli ultimi anni, ha ricordato in una conferenza stampa. A volte giocavo davvero bene e giocavo molto. A volte quando era più complicato, come nel 2023, quando avevo perso molte partite consecutive. Mi ha raccontato che per lui era stato importante individuare i luoghi dove si sentiva bene, dove gli piaceva giocare e quelli dove si sentiva meno bene, più stressato. È così che è riuscito a mantenere il suo amore per il suo sport e continua a dare piacere alla gente a 38 anni, è notevole.”
Voglio sempre vederlo fare qualcosa di folle
La sua più grande vittoria di lunedì forse è stata non farsi ingannare da questo avversario che gli piace davvero. Per dimenticare affetto e ammirazione. Anche divertente. Dovevamo restare “lavoro-lavoro”. “Bisogna cercare di non godersi troppo il momento finché la partita non è finita.ha detto. Sai che ci saranno momenti divertenti, con sorrisi, punti folli, forse anche collusione, e questo è bello ma devi anche lottare contro questo per rimanere concentrato. È il tipo di persona a cui sorridi per tutta la partita e poi all’improvviso dici: “Wow, sono sotto di due set a zero”. (ride).”
Gaël Monfils con Bryan Shelton, il padre di Ben, dopo la partita degli ottavi.
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Ma il mancino statunitense lo dice senza alcuna malizia. Quando parla di Monfils le sue parole sono calde quanto possono esserlo quelle del francese nei suoi confronti. “In un certo senso, è difficile (averlo battuto). Il bambino che è in me vuole sempre vedere Gaël vincere, ammette. Voglio sempre vederlo fare qualcosa di folle.” Non la incolpa di nulla. Né per averlo abbandonato (“Per me è aneddotico ha detto Monfilsperché a rete ho detto a Ben che mi aveva battuto, che avevo rinunciato perché mi aveva sfinito“), né di essere stato massicciamente sostenuto dal pubblico.
“Ovviamente erano per lui! Quasi tutto lo stadio l’acido Ben Shelton. Alcuni giocatori, a volte, sono arrabbiati per avere il pubblico contro di loro, ma tutto quello che ho potuto fare oggi è stato apprezzare vedere i tifosi sostenere Gaël. Questo è il genere di cose che mi fanno venire i brividi, vivi per quel tipo di momenti.” Mercoledì Gaël Monfils sarà tifoso due volte nei quarti di finale. Per Elina Svitolina, ovviamente. Ma sarà pienamente dalla parte di Ben Shelton anche contro Lorenzo Sonego, statene certi.
Una battaglia di troppo: il momento in cui Monfils ha dovuto gettare la spugna
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