YMCA, il vecchio inno LGBT recuperato da Donald Trump

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(Parigi) Inno LGBT alla sua uscita nel 1978, il successo disco Y.M.C.A. è ormai inseparabile dall’elezione di Donald Trump, che lo ha cooptato con il benestare dei Village People, negandone il significato originario.

Fanny LATTACH

Agenzia -Presse

Doppia dose di armi in aria: nel gigantesco incontro di domenica, poi durante un gala di lunedì a margine dell’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, la famosa canzone disco è associata alla vittoria del candidato repubblicano.

I filmati della sua coreografia su questa musica durante la sua campagna sono diventati virali sui social media. Domenica sera, il futuro 47e Il Presidente degli Stati Uniti si è esibito ancora una volta in alcuni passi di danza sul palco, circondato dal gruppo disco americano degli anni ’70.

La canzone, composta dal leader Victor Willis, da Jacques Morali e dal produttore Henri Belolo, entrambi francesi, originariamente incarnava un inno per la comunità maschile omosessuale, con codici gay – fino ai costumi stereotipati – e un ritornello evocativo che nessuno si lasciava ingannare. : “È divertente stare all’YMCA / Hanno tutto per far divertire i giovani / Puoi uscire con tutti i ragazzi”.

Lontano dalle posizioni conservatrici del futuro inquilino della Casa Bianca, che preoccupano la comunità LGBT+.

Y.M.C.A. (per “Young Men’s Christian Association”) non è un inno LGBT, ha ribadito il paroliere Victor Willis: a dicembre aveva annunciato che intendeva citare in giudizio chiunque avesse attribuito questo significato alla canzone.

“Diamo una possibilità al presidente Trump, indipendentemente da ciò che potresti aver pensato di lui in passato. Vediamo cosa farà in futuro e se prenderà provvedimenti per limitare i diritti LGBTQ, i Village People saranno i primi a parlare”, ha scritto venerdì su Facebook.

Il tubo era già stato utilizzato durante le riunioni repubblicane del 2020, cosa che il suo coautore – tradizionalmente travestito da agente di polizia – non aveva apprezzato.

Dopo il suo ripensamento e la sua risposta favorevole all’invito di Donald Trump a partecipare al suo insediamento, sono piovute le critiche.

“I Village People si esibiranno sia per i democratici che per i repubblicani. Non siamo un gruppo politico. Non lo siamo mai stati e non lo saremo mai, anche se alcuni di voi cercano di farci passare per tali”, ha risposto Willis su Facebook domenica.

Aspettando, Y.M.C.A. ha beneficiato di questa ribalta: a più di quarant’anni dalla sua uscita, ha raggiunto la vetta delle classifiche, diventando ancora una volta un successo commerciale.

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