Anche prima dell’inizio della partita, il parigino aveva pensato che la giornata sarebbe stata difficile. I suoi movimenti durante il riscaldamento erano già più faticosi del solito. “Sì, un po’ha continuato il 38enne in conferenza stampa. Questo tour è stato molto lungo per me, con tante partite e ore trascorse in campo. Alcuni giorni sono più difficili di altri, e questo era uno di quelli. Ero già vicino ai miei limiti fisici e questa volta li ho superati”.
Vicino al ritorno tra i primi 30
Il francese, che puntava a raggiungere i quarti di finale a Melbourne per la terza volta in carriera, dopo il 2016 e il 2022, scambierà ora la sua racchetta con il ruolo di primo sostenitore della moglie Elina Svitolina (WTA 27). L’ucraina, dal canto suo, ha convalidato brillantemente il suo biglietto per i quarti liquidando in due set veloci la russa Veronika Kudermetova (WTA 75): 6-4, 6-1.
La giocatrice 30enne, come suo marito all’inizio della giornata, non si è persa nulla della prestazione della sua dolce metà sugli spalti della Margaret Court Arena. Alla domanda sull’esperienza di guardare qualcuno che ami giocare, Monfils ha detto: “È molto più stressante che interpretare te stesso, perché non controlli nulla. Vuoi aiutare, ma tutto ciò che puoi fare è incoraggiare e parlare con il supporto. Quando sei in campo, puoi agire, muoverti, adattare la tua strategia. Lì sei solo uno spettatore. Vuoi alleviare il suo stress, ma devi anche nascondere il tuo e dare tutto il supporto possibile.
Nonostante questo ritiro prematuro, la prestazione di Gaël Monfils in Australia lo avvicina al ritorno nella top 30 mondiale. Non male per un nonno…
