Sostenitori elettrizzati, rivali in mobilitazione, avversari rassegnati… L’America di Donald Trump, atto II

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NARRAZIONE – Donald Trump è tornato a Washington in un’atmosfera molto diversa da quella del 2017. Trump è anche più preparato a esercitare il potere. A meno di dieci anni dalla sua apparizione sulla scena politica, è cambiato meno di quanto abbia cambiato l’America.

I manifestanti riuniti sabato davanti al Lincoln Memorial e sul National Mall innevato non avevano né l’energia né il numero della folla che protestò contro Donald Trump nel 2017. Qualche migliaio di attivisti, cartelli pro-aborto, altoparlanti e cappellini rosa, che rapidamente disperso. Otto anni dopo il primo insediamento di Trump, la sua rielezione ha lasciato sbalorditi i suoi avversari. Il cielo a Washington era nuvoloso e l’atmosfera cupa per il suo ritorno in una capitale federale che non gli è mai piaciuta, e che non lo ha mai amato.

Le migliaia di sedie pieghevoli allineate in attesa del suo insediamento sono state riposte dopo l’annuncio di Trump che la cerimonia si sarebbe tenuta sotto la rotonda del Campidoglio a causa della prevista ondata di freddo. I circa 250.000 spettatori attesi dovranno seguire in televisione il giuramento del nuovo presidente, circondato dai suoi ospiti d’onore e dalla sua nuova corte di miliardari.

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