Da George Washington a Joe Biden: animali domestici alla Casa Bianca, una tradizione dei presidenti americani

Quando il prossimo presidente degli Stati Uniti entrerà alla Casa Bianca, il 20 gennaio, ci sarà un vuoto piuttosto raro in questi luoghi. In effetti, non ci saranno più animali domestici, una tradizione virtuale tra la maggior parte dei presidenti americani. Willow, la gatta dei Biden, lascerà la casa ai topi?

Sapevi che quando Trump arrivò alla Casa Bianca nel suo primo mandato nel 2017, pose fine a più di 120 anni consecutivi di presenza di animali lì? In effetti, la stragrande maggioranza dei presidenti americani che si sono succeduti hanno avuto uno o più animali come compagni durante la loro permanenza alla Casa Bianca.

E a differenza del modo inglese di fare le cose in cui un gatto (il capo cacciatore di topi) vive costantemente al numero 10 di Downing Street, anche se i primi ministri vanno e vengono lì, i presidenti americani hanno i loro animali domestici che vanno e vengono. con loro.

Soprattutto cani

Nel corso del tempo e dei mandati, la Casa Bianca ha accolto un’ampia varietà di animali domestici. Cani, soprattutto, ma anche gatti, cavalli, uccelli e, diciamo, animali più esotici come i criceti, una mucca di nome Pauline, un procione di nome Rebecca e un opossum di nome Billy Possum!

Tuttavia, grosso modo, il 70% degli animali domestici dei presidenti americani sono cani. I gatti sono un buon secondo.

Gli americani devono senza dubbio questo modo generalmente popolare di fare le cose a George Washington e John Adams.

Washington fu, in un certo senso, il mandante, poiché visse con diversi cani e cavalli, ma fu John Adams il primo a vivere al 1600 di Pennsylvania Avenue, a Washington, DC, e che visse con due cani e un gatto.

Più vicini a noi nel tempo, durante la loro presidenza i Biden hanno avuto tre pastori tedeschi, Champ, Major e Commander, poi hanno avuto Willow, un bellissimo gatto soriano a pelo corto.

Alla Casa Bianca, gli Obama hanno adottato Bo, poi Sunny, due cani da acqua portoghesi. George W. Bush e sua moglie avevano Beazley Barney e Miss Beazley, due terrier scozzesi, oltre a Spot, uno springer inglese.

I Clinton avevano un gatto di nome Soccer e un labrador marrone di nome Buddy.

Quasi tutti i presidenti americani, siano essi Johnson, Ford, Carter, Nixon, John F. Kennedy, George HW Bush o Reagan, hanno avuto animali durante la loro presidenza.

Domanda d’immagine?

Secondo alcuni punti di vista della psicologia, avere un animale domestico può avvantaggiare il presidente, perché sarebbe percepito dal pubblico come più umano.

Prendersi cura di un animale, infatti, significa essere responsabili e capaci di empatia. Il modo in cui ti prendi cura di un animale può rivelare i valori e il carattere del tutore o del proprietario. Infine, sappiamo che gli animali sono capaci di creare un ponte tra le persone, indipendentemente dalla loro appartenenza. Salvo rare eccezioni, avere un animale è ben visto dal pubblico.

Sembra che solo tre presidenti americani, JK Polk, A. Johnson e D. Trump, non abbiano mai avuto animali durante il loro mandato alla Casa Bianca.

Il ritorno di Trump alla Casa Bianca avverrà quindi senza animali domestici.

A volte si dice che quando il gatto non c’è, i topi ballano. Sarà così? Vale la pena vederlo! L’ex presidente Truman una volta disse: “Se vuoi amici a Washington, prendi un cane”. Il futuro presidente una volta disse ai media che per lui avere un cane sarebbe sembrato sbagliato e che era troppo occupato per averne uno. Forse è meglio così, perché avere un cane richiede molto tempo, ma anche affetto, attenzione ed empatia.