La Mercedes prende il controllo delle automobili europee

-

Il direttore generale della Mercedes diventa il capo dell’ACEA, l’associazione dei costruttori automobilistici europei. Ecco la sua prima lettera aperta alle autorità europee, chiedendo loro di mostrare clemenza.

Luca de Meo non è più il presidente dell’Acea, l’associazione delle case automobilistiche europee. Questo incarico cambia ogni due anni e ora spetta a Ola Källenius il compito di rappresentare il settore presso le autorità europee e il pubblico. Una missione di informazione e comunicazione che assumerà il suo pieno significato quest’anno, con numerosi ostacoli per i produttori: norme più severe sulla CO2, un calo delle vendite da arginare e una transizione ecologica del settore. E un’Unione Europea da convincere. Il direttore generale della Mercedes, che guida l’Acea, ha iniziato la sua avventura con una formula tradizionale lettera aperta in cui chiede all’Ue di allentare le multe che potrebbero cadere quest’anno per i gruppi automobilistici che supereranno gli obiettivi loro assegnati.

Un obiettivo raggiungibile

“In primo luogo, abbiamo bisogno di un percorso realistico verso la decarbonizzazione dell’industria automobilistica, guidato dal mercato e non dalle sanzioni”annuncia Ola Källenius, che ricorda che l’industria automobilistica rappresenta il 7% del Pil europeo e impiega centinaia di migliaia di persone, tenendo conto dei produttori di apparecchiature e di tutte le aziende che ruotano attorno a questo mercato e da esso dipendono.

“L’industria automobilistica europea offre già un’ampia gamma di veicoli elettrici interessanti. Tra gennaio e novembre dello scorso anno ne sono state vendute circa due milioni. Tuttavia, la trasformazione in Europa non sta procedendo al ritmo necessario. Questo ritmo è determinato dai clienti e dalle condizioni del mercato Affinché la mobilità a emissioni zero possa prosperare, l’ecosistema nel suo insieme deve diventare più attraente per i clienti. Gli incentivi fiscali e non finanziari contribuirebbero sicuramente al passaggio ad un mercato autonomo”.

Il capo della Mercedes sottolinea che le multe che pagheranno i produttori costituiranno una perdita di denaro per lo sviluppo di veicoli nuovi e più puliti. Ola Kallenius resta invece sulle sue posizioni: per lui le sanzioni commerciali e fiscali contro la Cina e le sue automobili sono controproducenti.

“In una certa misura, è comprensibile che l’UE debba proteggere il proprio mercato interno e la propria economia dagli attori che non rispettano le regole dell’OMC. Ma l’esperienza dimostra anche che le potenziali guerre commerciali non sono vittoriose. Le misure protezionistiche non sono necessariamente la soluzione migliore”.

Ovviamente, Mercedes ha interessi da tutelare poiché le sue vendite in Cina sono tutt’altro che aneddotiche e una risposta cinese potrebbe costare cara ai tedeschi, che hanno già perso molto nel 2024 sul mercato cinese.

Pubblicato il 19/01/2025 alle 14:30

-

PREV badanti arrestati dopo la morte dell’uomo durante le proteste studentesche
NEXT L’Arabia Saudita prende una decisione importante