Novak Djokovic sta guadagnando slancio. Contro Jiri Lehecka (testa di serie n. 24) questa domenica agli ottavi dell’Australian Open, il serbo, alla ricerca del 25° titolo del Grande Slam, ha dominato le discussioni contro un avversario che è stato comunque autore di un ottimo inizio di stagione. stagione (6-3, 6-4, 7-6 [4]tra 2h39). Nonostante questo successo e un’impressione generale di superiorità in tutti gli ambiti del gioco, il numero 7 del mondo ha lasciato la Rod Laver Arena molto arrabbiato.
Invitato a parlare con Jim Courier per la tradizionale intervista in campo post partita, l’uomo con 10 titoli a Melbourne semplicemente… si è rifiutato di rispondere alle domande. “Nole” ha afferrato il microfono per rivolgersi velocemente agli spettatori: “Grazie mille per essere qui stasera. Ho apprezzato la tua presenza e il tuo sostegno. Ci vediamo al prossimo turno. Grazie a tutti”, ha dichiarato sinteticamente prima di lasciare il campo tra fischi e non senza firmare qualche autografo.
Una scena strana ed estremamente rara, che sicuramente si spiega con la frustrazione provata dal nativo di Belgrado nei confronti del pubblico. Molto nervoso nel terzo set, il “Djoker”, desideroso di concludere in tre set e di non lasciarsi coinvolgere in un incontro pericoloso, è apparso, come spesso, in conflitto con certi spettatori rumorosi, ritardando talvolta il suo servizio per attendere che ci fosse il silenzio più completo. . Anche l’arbitro della partita, Mohamed Lahyani, è stato costretto a chiedere calma in più occasioni.
Intervenendo a Eurosport, l’emittente degli Australian Open, pochi istanti dopo l’incidente, Djokovic non è stato interrogato sull’argomento. È stato poi filmato mentre discuteva profondamente con Craig Tiley, il direttore del torneo, senza dubbio per spiegare la sua reazione.
Dopo aver perso due set nei primi due turni, il detentore del record di titoli a Melbourne ha superato il secondo, dominando ampiamente Tomas Machac e quindi Jiri Lehecka. Nei quarti di finale, “Nole” affronterà martedì uno dei suoi più grandi rivali attuali, lo spagnolo Carlos Alcaraz, in un attesissimo remake delle finali di Wimbledon e Olimpiche.