Oltre 25.000 interventi nel 2024
Anche Hubert Poullot, presidente di Sdis 21, ha ripercorso i momenti salienti del 2024, “un anno ricco, intenso, avvincente e per certi aspetti decisivo”. Ha citato in particolare l’incidente d’autobus avvenuto sulla A6 nel marzo scorso, “che ha fatto 51 vittime, tra cui la morte di una giovane ragazza”, “i numerosi episodi di inondazioni e temporali, soprattutto nel nord e nell’ovest del dipartimento, i grandi incendi di appartamenti a Digione, incendi di essiccatori a Venarey-Les Laumes e Beaune e, più recentemente, la tempesta di ghiaccio nel fine settimana del 4 gennaio”.
Senza dimenticare la mobilitazione in occasione di eventi nazionali (Tour de France, passaggio della fiamma olimpica e paralimpica) e la risposta agli appelli di solidarietà, come durante le rivolte in Nuova Caledonia o, a fine dicembre, durante il ciclone a Mayotte.
“Fin dai primi istanti della crisi sono stati inviati due vigili del fuoco dello Sdis 21. Da domani mattina (questo sabato 18 gennaio) ne subentreranno altri due per tre settimane”.
Assistenza personale in declino
Nel 2024, i vigili del fuoco della Côte-d’Or hanno trattato 20.220 vittime durante 25.457 interventi, una cifra in diminuzione a causa della riduzione dell’assistenza personale, che rappresenta la maggior parte delle attività: “72% in Côte-d’Or, mentre la media nazionale è di 82 %”, secondo Hubert Poullot spiegando che “questa differenza riflette l’impegno tripartito con l’ospedale universitario di Digione ed i trasportatori sanitari privati”.
La Côte-d’Or conta un totale di 1.850 vigili del fuoco volontari (di cui 164 assunti nel 2024), 297 professionisti, 71 membri del personale amministrativo, tecnico e specializzato e 293 giovani vigili del fuoco.
Il personale è distribuito in 44 centri antincendio e di soccorso e 29 centri di primo intervento.
