È una storia che aveva tutto per funzionare sulla carta: nel 2016, Xavier Niel, noto per il suo fiuto imprenditoriale e l’audacia dei suoi investimenti, ha unito le forze con Renaud Barthon de Montbas, appassionato di francobolli rari. Insieme fondano la società Pêcheur de timbres, con sede a Parigi. Il piano? Acquista francobolli da collezione per rivenderli ad appassionati illuminati, con un bel profitto previsto entro sei-otto anni.
Puzzle legale
Ma molto presto l’idillio si inasprisce. Dal primo anno i conti della società sono diventati rossi: 179.503 euro di perdite. Le tensioni tra i due partner sono aumentate e nel 2018 la situazione è diventata decisamente ingestibile. Renaud Barthon de Montbas accusa il miliardario di rallentare l’attività, mentre quest’ultimo ritiene che il suo socio gestisca male l’azienda.
Nel 2020, di fronte ai conflitti, Renaud Barthon de Montbas getta la spugna e lascia la direzione. Si stabilì a Poitiers e rilanciò con suo figlio un’attività di commercio di francobolli. Ma Xavier Niel, tramite la sua holding NJJ, non intende lasciare la questione qui. Secondo lui, Pêcheur de timbres è stato lasciato in rovina, accumulando perdite abissali di 2,64 milioni di euro alla fine del 2021.
I rimproveri fioccano: NJJ accusa l’ex direttore di Pêcheur de timbres di essersi appropriato indebitamente dell’eredità familiare per acquistare una casa a Poitiers invece di finanziare l’azienda, ma anche di aver venduto la cartella clienti dell’azienda a un concorrente. Quel che è peggio, avrebbe continuato a sviluppare un’attività concorrente sotto un nuovo nome: Stamp Dream.
Il caso è finito davanti al tribunale di Poitiers. Nel gennaio 2025, i tribunali hanno ordinato a Renaud Barthon de Montbas di rimborsare 1,3 milioni di euro a NJJ Holding. Una somma astronomica che comprende: 400.000 euro per un impegno di garanzia del 2018, 750.000 euro per un altro del 2019 e 150.000 euro per un contratto di cessione di debiti nel 2019.
A ciò si aggiungono gli interessi al tasso contrattuale del 4,15% dal 2022 e la capitalizzazione degli interessi maturati. Per l’ex manager si tratta di una vera e propria discesa agli inferi: alla liquidazione della sua azienda si aggiungono ufficiali giudiziari, debiti e condanne.
Ma la storia è lungi dall’essere finita poiché il venditore di francobolli ha annunciato che farà ricorso contro questa decisione. Da parte sua, Xavier Niel non ha voluto commentare, lasciando che la giustizia faccia il suo corso. Questa incredibile storia, dove si mescolano affari, francobolli rari e battaglie legali, ci ricorda in ogni caso che nel mondo degli affari, anche le passioni più grandi possono far impazzire completamente.
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