Anche se l’accordo provvisorio di cessate il fuoco concordato tra Israele e Hamas è positivo e atteso da tempo, ci sono buone ragioni per non festeggiare. Con così tanti attori cinici e in malafede coinvolti – in Israele, Gaza, Qatar, Washington e altrove – è difficile credere che anche la prima fase passerà prima di vedere il ritorno del primo gruppo di ostaggi domenica.
Se ciò dovesse accadere, si prevede che questa prima fase vedrà il rilascio di donne, bambini e anziani israeliani in cambio di centinaia di prigionieri palestinesi. Secondo un elenco appena diffuso dal governo israeliano, questi palestinesi saranno principalmente donne, minori e uomini arrestati per reati non violenti.
La seconda e la terza fase, che implicherebbero il rilascio degli attivisti palestinesi con precedenti di violenza, sono ancora più incerte. In particolare, molti dei 1.027 palestinesi rilasciati in cambio del soldato israeliano Gilad Shalit catturato nel 2011 hanno poi partecipato ad attacchi contro Israele, incluso il leader di Hamas Yahya Sinwar.
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