Le 31 persone presenti nella base scientifica francese di Amsterdam, nell’Oceano Australe, hanno dovuto lasciare l’isola, che è stata avvolta dalle fiamme.
L’isola di Amsterdam, uno dei tre distretti subantartici delle Terre australi e antartiche francesi (TAAF), è attualmente colpita da un violento incendio. “Mercoledì 15 gennaio intorno alle 15, ora locale, è scoppiato un incendio vicino agli edifici scientifici situati sulla Pointe Bénédicte, a 2,5 km dalla base Martin-de-Viviès sull’isola di Amsterdam. Favorito da un vento proveniente da sud-ovest e nonostante gli sforzi compiuti sul posto per contenerlo, l’incendio si è propagato alla vegetazione verso la base”, riferisce la prefettura del TAAF.
Le 31 persone residenti nella base di Martin-de-Vivès, tra scienziati, impiegati e militari, hanno dovuto lasciare l’isola dopo aver tentato di domare l’incendio. La peschereccio per aragoste Austral della compagnia di navigazione Sapmer, che si trovava nella zona, è riuscita a raggiungere rapidamente Amsterdam per raccogliere le persone evacuate durante un’operazione coordinata dal Centro operativo regionale di sorveglianza e salvataggio (CROSS) della Riunione.
Sarà poi la Marion Dufresne, attualmente in missione scientifica per l’Ifremer nella zona delle Kerguelen, a subentrare. La nave è salpata rapidamente e dovrebbe arrivare ad Amsterdam venerdì 17 gennaio o sabato 18 gennaio per raccogliere a bordo gli sfollati. Non si conoscono ancora l’origine dell’incendio e l’entità dei danni sull’isola. Per la cronaca, le isole Crozet, Kerguelen, Saint-Paul e Amsterdam, e parte della loro zona economica esclusiva (ZEE), sono classificate come riserva naturale nazionale dal 2006.
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