Rottura con la NATO e congelamento del fronte
Al momento ancora incerte, queste condizioni sono più che mai al centro delle speculazioni. Questo mercoledì, 15 gennaio, i media americani Bloomberg hanno tuttavia affermato di rivelare le richieste che Vladimir Putin cercherà di imporre a Volodymyr Zelenskyj attraverso il mediatore Trump. Secondo le sue fonti”La Russia chiederà che l’Ucraina rompa i legami con la NATO e diventi uno “stato neutrale con un esercito limitato”“. Tra le altre clausole ci sarebbe anche l’autorizzazione all’estensione dell’invio di armi dai Paesi membri dell’Organizzazione transatlantica all’Ucraina, il Cremlino precisando però che tali armi “non dovrebbe essere usato contro la Russia o per riconquistare territori“. Sempre secondo la stessa fonte, la Russia sosterrebbe un parziale congelamento delle attuali linee del fronte, con Mosca che manterrebbe il controllo di quasi il 20% del territorio ucraino, compresa l’annessa Crimea. Allo stesso tempo, “La Russia sarebbe aperta allo scambio di determinati territori“, è indicato. Resta il fatto che in Qatar, terra di mediazione tra Israele e Gaza, sono già in corso “discussioni limitate” tra i belligeranti, riferiscono i media. Il dialogo finora relativo a “norme per proteggere gli impianti nucleari dagli attacchi“.
Putin sequestra importanti giacimenti in Ucraina: “Questo è un altro duro colpo per Zelenskyj”
Riuscirà Donald Trump a porre fine a questo duello fratricida tra Kiev e Mosca? Niente è meno certo. Qualche tempo fa, la Russia ha rifiutato diversi piani di pace presentati da Donald Trump, tra cui il congelamento delle attuali linee del fronte, l’abbandono temporaneo delle ambizioni ucraine di aderire alla NATO e lo spiegamento di forze di peacekeeping europee.