Con il funzionamento delle associazioni in pericolo, che ne sarà di questa struttura essenziale per la cura dei bambini piccoli?
“Si tratta di un asilo nido associativo gestito da un ufficio, in particolare da un presidente e da una segretaria che, pur lontani dall’asilo personalmente, continuano il loro impegno da sei anni a causa della mancanza di acquirenti”, spiega Hélène Joachim, eletta ai giovani. Nonostante gli avvertimenti sui problemi finanziari e la decisione di non ricandidarsi, la partecipazione alle assemblee generali è stata scarsa”.
Durante l’assemblea generale dello scorso dicembre è emersa una svolta. Hanno risposto diversi genitori, insieme a rappresentanti del municipio e della comunità dei comuni del Bassin Auterivain (CCBA). Nessun genitore, però, voleva assumere la direzione dell’ufficio.
«Di fronte a questa situazione di stallo, era essenziale chiedere il sostegno del CCBA», spiega Hélène Joachim. Un futuro ancora incerto, nonostante l’accordo raggiunto per evitare la chiusura immediata dell’asilo nido, che accoglie 25 bambini e riguarda 41 famiglie, di cui oltre il 60% risiede a Lagardelle.
“L’ufficio dimissionario continuerà temporaneamente a gestirlo, in attesa di una soluzione duratura. L’intercomune sta valutando due opzioni: prendere in carico l’asilo nido a gestione diretta oppure rivolgersi ad un fornitore di servizi. Una chiusura è esclusa a breve termine”, dice l’eletto. . Il futuro dell’asilo nido Petits Canaillous resta irrisolto.
svizzero