Il PSG è andato vicino al disastro ma alla fine si è salvato contro i dilettanti dell’Espaly (4-2) grazie ad un finale di partita meglio gestito. Uno sguardo alle prestazioni individuali dei parigini caso per caso.
Contiene: Lo spagnolo aveva diritto al suo primo inizio di stagione ed è riduttivo dire che non ha ripagato la fiducia riposta nel suo allenatore. Francamente molto dubbioso sul primo gol dove la sua piccola stazza sembra giocargli un brutto scherzo, non è perfetto neanche sul secondo respingendo tra i piedi dell’attaccante avversario. Se nel primo periodo è riuscito a realizzare una buona uscita lontano dalla porta, ne ha siglata una molto meno convincente a fine partita con una mano non fischiata ma comunque esistente. Nella competizione con Donnarumma e Safonov è lontanissimo.
Zague: Due mesi dopo l’ultima partita da titolare a sinistra contro il Tolosa, è stato rilanciato a destra e nel complesso non è stato molto risolutivo. Preso alle spalle nel primo punteggio e non molto a suo agio in difesa in generale, ha faticato soprattutto ad essere acuto in attacco. La coppia con Doué al suo fianco non ha mai funzionato e lui è rimasto troppo spesso in fuorigioco. È stato invece coinvolto lui nel pareggio dell’1-1 su cross interessante.
Nuno Mendes lo ha sostituito nell’intervallo e ovviamente ha portato un piccolo colpo sulla sinistra, anche in velocità. In attacco non è riuscito in tutto, ma la sua corsa sul terzo gol ha fatto molto bene e ha contribuito a salvare la sua squadra prima di permettere loro di passare in vantaggio causando in parte il rigore finale. Non tutto però è stato così positivo e lui è stato completamente assente nel pareggio per 2-2 che ha messo in dubbio il Paris.
Nastro : L’undici titolare a sorpresa ha scoperto il mondo professionistico questo mercoledì e ha accelerato l’allenamento, attraversando tutti gli stati man mano che la partita andava avanti. Con la palla è stato molto responsabile e ha risposto bene nel complesso, firmando alcune belle azioni individuali. D’altronde sbaglia l’ultima ripartenza, che si traduce nel gol del 2-2, ed è del resto nella parte difensiva del suo ruolo che c’è da lamentarsi. Di fronte a un avversario affamato, il giovanissimo difensore centrale di 17 anni era spesso al limite nei duelli, a volte recuperando senza successo. E anche se il suo secondo tempo è stato più calmo del primo, ha mancato l’occasione nel momento peggiore. I suoi partner hanno compensato quest’ultimo errore e lui potrà quindi godersi il suo primo, tutt’altro che banale.
Su di esso probabilmente lo ha sostituito un po’ troppo tardi, apparendo neutrale con la palla tra i piedi e un po’ titubante sui palloni aerei che giacevano in giro.
Hernandez: Allineato sull’asse sinistro, il giocatore alla risposta ha vissuto una partita francamente preoccupante per un giocatore del suo presunto calibro. Di fronte agli avversari di quinta divisione, è stato messo in difficoltà anche nel suo punto di forza, i duelli difensivi, e ha preso il sopravvento solo con il passare del tempo, quando i dilettanti erano esausti. Il suo secondo tempo è stato quindi migliore dal punto di vista difensivo rispetto al primo, ma non ha fatto meglio con la palla.
João Neves: Posizionato nuovamente come terzino sinistro al calcio d’inizio, il portoghese si è ritrovato completamente bloccato sul fianco, come un prigioniero tra la linea laterale e l’eccedenza assiale avversaria. Cercando di muoversi ma senza ispirazione, si è fatto notare solo con un colpo di testa da calcio d’angolo che avrebbe dovuto respingere. Sposto a destra nella ripresa, è stato sicuramente ammonito per un errore di troppo ma nel complesso è andata meglio e ha lanciato superbamente Barcola sul 2-2 e poi Doué proprio nel finale di gara quando l’esterno ha trovato il palo.
Zaire-Emery: Atteso da una parte, alla fine è stato in un ruolo molto centrale che il giovane centrocampista si è ritrovato. Si è fatto vedere poco nella prima parte di gara, non ha offerto molto, ma il suo pareggio prima dell’intervallo valeva già molto mentre il Paris faticava molto. Questo ha dato il via un po’ alla sua partita e poi ha giocato una partita più dinamica, le sue corse in avanti hanno fatto bene al gioco parigino. Non abbastanza per saltare sul soffitto, però.
Fabian Ruiz: Capitano del PSG per la prima volta, la sua partita non passerà alla storia e logicamente durò solo un tempo. Vagamente a sinistra, in punta di piedi con Neves, mai davanti, incapace di dare il minimo ritmo alla partita con i suoi passaggi, la sua unica azione buona è stata questo gol rifiutato per fuorigioco preliminare.
Vitina lo sostituì e prese anche la fascia. Di fronte al muro avversario, ha provato a trovare spazio attraverso il passaggio e ci è riuscito più volte, ma non è proprio per la sua capacità offensiva che è finito sotto i riflettori. D’altra parte, ha portato un certo equilibrio al centrocampista parigino e ha avuto una buona presenza difensiva, annientando diversi buoni contropiedi prima di ripartire bene.
Mayulu: Pochi giorni dopo una brillante partita contro il Saint-Etienne, è stato completamente superato dai dilettanti della quinta divisione. Ancora tenero fisicamente, è stato messo sotto pressione dai vecchi veterani avversari e non ha mai saputo prendere la direzione del gioco e del gol. Raramente presente, poco tagliente o d’impatto con la palla tra i piedi, ha giocato una partita totalmente noiosa ad eccezione di un interessante tiro basso.
Lee Kang-in lo ha sostituito nell’intervallo e, nel ruolo di centrocampista destro, ha giocato la sua tipica partita da giocatore in difficoltà contro i muri bassi: tanti tocchi di palla, poche differenze e una continua ricerca del sinistro da mettere in campo. a scapito della velocità del gioco. Un buon passaggio per Doué e un tiro da lontano interessante nonostante tutto.
Dotato: Luis Enrique lo aveva riposizionato sulla fascia destra e il suo primo periodo è stato complicato, soprattutto perché ha giocato molto da solo, il che ha generato notevoli sprechi nonostante alcune belle azioni. Sbaglia anche una palla in porta sullo 0-1 e questa mancanza di realismo sarà il tema principale della sua partita con un altro enorme errore sull’1-1 e poi un palo davanti alla porta vuota sul 4-2. Per fortuna nel frattempo aveva segnato il gol del 2-1. Sulla fascia sinistra, nel secondo tempo, la sua potenza ha fatto male ai dilettanti davanti a lui ma ci sono stati anche tanti dribbling che non sono andati a buon fine. A differenza di altri, però, ci ha sempre provato e non si è mai nascosto, anche se a volte dava fastidio con i suoi tentativi individuali.
Ramos: Partito ancora una volta in prima linea, il portoghese ha sicuramente chiuso le marcature con un rigore ben tirato ma la sua partita è stata in linea con quella contro il Saint-Etienne, quindi terribilmente deludente. Introvabile in mezzo alla difesa a cinque avversaria, ha cominciato a staccarsi e a proporre soluzioni più arretrate ai compagni ma solo troppo raramente è stato rilevante nelle scelte di gioco. Ma la preoccupazione maggiore resta ancora l’incapacità dei suoi partner di trovarlo in superficie, o l’incapacità sua di emergere…
Barcola: Schierato sulla sinistra, l’esterno fatica davvero a mettere in moto il suo gioco e abbiamo dovuto aspettare una buona mezz’ora per vederlo fare la differenza nel dribbling, con Mayulu vicino al gol dopo una grande accelerazione da parte sua. Passato a destra nell’intervallo ma regolarmente vicino all’asse, ha alternato il buono e il meno bravo. Un vero spreco tecnico quando si è avvicinato al centro del campo, ha opposto ottime chiamate dalla profondità, come sul 2-2, e una vera presenza in area visto che è stato lui a segnare il 3-2 da vicino. Un gol che costa carissimo e gli farà bene al morale. Non tutto è perfetto, ma sta migliorando.
NB: Fonte delle immagini PSG.fr