tutto quello che c’è da sapere sull’operazione “Wings of Freedom” organizzata dall’IDF per la restituzione degli ostaggi

tutto quello che c’è da sapere sull’operazione “Wings of Freedom” organizzata dall’IDF per la restituzione degli ostaggi
tutto quello che c’è da sapere sull’operazione “Wings of Freedom” organizzata dall’IDF per la restituzione degli ostaggi
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In seguito all’accordo tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi, l’esercito israeliano ha avviato un’operazione, chiamata “Kanfei Dror” o “Ali della libertà” in francese, per preparare il ritorno degli ostaggi. .

Questo mercoledì, 15 gennaio, Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e per la restituzione degli ostaggi detenuti dopo gli attacchi del movimento islamico palestinese del 7 ottobre 2023 sul territorio dello Stato ebraico.

Infatti, delle 251 persone rapite quel giorno, 94 sono ancora tenute in ostaggio a Gaza, di cui 34 morte, secondo l’esercito israeliano. L’accordo concluso oggi e che entrerà in vigore domenica prevede, secondo il primo ministro del Qatar, la liberazione di 33 israeliani nella prima fase.

L’esercito israeliano ha infatti lanciato un’operazione, chiamata “Kanfei Dror” in ebraico, o “Ali della libertà” in francese, per facilitare il ritorno degli ostaggi in Israele e prendersi cura di loro.

“‘Wings of Freedom’ è il nome dato ai preparativi dell’IDF per il ritorno degli ostaggi”, ha scritto l’IDF sul suo account X.

Nell’ambito di questo sistema, l’esercito israeliano allestirà centri di accoglienza speciali a Reim e Kerem Shalom. Lo scopo è accogliere gli ostaggi prima del loro trasferimento negli ospedali, secondo i nostri colleghi di i24 News.

In questi centri saranno presenti psicologi e operatori di supporto. Una volta lì, gli ostaggi potranno farsi la doccia e cambiarsi. Verranno poi esaminati da specialisti per determinare a quale ospedale indirizzarli.

Si noti inoltre che la prima fase dell’accordo riguarderà principalmente donne e bambini. Saranno rilasciati in cambio di mille palestinesi detenuti da Israele, secondo due fonti vicine ai negoziati all’AFP.

La seconda fase riguarderà il rilascio degli ultimi ostaggi, “i soldati e i maggiorenni da mobilitare”, nonché la restituzione dei corpi degli ostaggi morti, secondo il Times of Israel.

Un funzionario israeliano, tuttavia, ha avvertito martedì che Israele “non lascerà Gaza finché tutti gli ostaggi non saranno tornati, vivi e morti”.

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