Novak Djokovic ha fatto il lavoro. Contro il qualificato Jaime Faria per il suo secondo turno agli Australian Open, il serbo, alla ricerca del 25esimo titolo del Grande Slam, ha vinto in quattro set (6-1, 6-7, 6-3, 6-2).
Presente in conferenza stampa, all’ex numero 1 del mondo è stato chiesto di João Fonseca.
Il 18enne brasiliano, dopo essersi qualificato per il suo primo Grande Slam, ha lasciato il segno con un successo in tre set contro Andrey Rublev, uno dei primi 10 giocatori, al primo turno a Melbourne.
“Mi sono congratulato con lui, non solo per la vittoria di ieri, ma anche per tutto quello che ha realizzato negli ultimi dodici mesi.
Seguo da vicino i suoi progressi e adoro il modo in cui affronta i punti importanti. È coraggioso, colpisce la palla in modo pulito.
E’ un giocatore completo. Il Brasile è un grande paese. Per il nostro sport è molto importante avere un ottimo giocatore brasiliano.
Penso che non avessero un giocatore di questo calibro dai tempi di Gustavo Kuerten.
È emozionante per il Paese, ma anche per il mondo del tennis perché avere un giocatore così giovane capace di giocare così bene nei grandi tornei è impressionante.
Lo stavo osservando anche l’anno scorso. Sono un grande fan del suo gioco. Credo di aver detto durante una delle mie interviste per l’ATP che ho ritrovato un po’ del mio gioco nel suo.
A questa età non pensi, rilasci i pugni, cerchi di mostrare di cosa sei capace.
Ha tutte le carte in regola e ieri ha dimostrato di poter arrivare lontano. Ha un grande futuro davanti a sé, non ci sono dubbi. Sta a lui continuare nella giusta direzione”, ha elogiato Djokovic.
