All’udienza svoltasi venerdì, diversi magistrati della massima corte americana si sono mostrati sensibili alle argomentazioni legate alla sicurezza nazionale sollevate dal Congresso, che teme lo sfruttamento da parte del governo cinese dei dati degli utenti americani di TikTok. La decisione della Corte Suprema è attesa nei prossimi giorni questa settimana.
Interdizione
In caso di ban, spetterà al governo americano obbligare i negozi di applicazioni mobili a rimuovere il social network dalla loro piattaforma. TikTok quindi non sarebbe più scaricabile. Gli utenti già dotati dell’app la manterrebbero ma non potrebbero più aggiornarla, il che ne renderebbe difficile o addirittura impossibile l’utilizzo.
Dato che il social network è ancora accessibile al di fuori degli Stati Uniti, gli internauti americani che lo desiderano potrebbero utilizzare una VPN, un software che permette di ingannare siti e negozi di applicazioni sulla loro posizione geografica. In una nota interna, citata dal media specializzato The Verge, l’azienda ha informato i suoi dipendenti che i suoi uffici rimarranno “aperti, anche se la situazione non sarà ancora risolta entro il 19 gennaio”, termine ultimo per il trasferimento della domanda ad un altro proprietario.
Soluzione alternativa
Tuttavia, l’applicazione della legge sarà lasciata alla discrezione del nuovo governo Trump e, più in particolare, al futuro ministro della Giustizia, Pam Bondi. Data l’opposizione di Donald Trump alla scomparsa di TikTok, potrebbe scegliere l’inazione, preservando così di fatto il social network.
Nell’ambito del procedimento davanti alla Corte Suprema, Donald Trump ha chiesto ai giudici senior di rinviare la loro decisione a dopo il suo insediamento, ritenendo di poter “salvare la piattaforma rispondendo al tempo stesso alle preoccupazioni per la sicurezza nazionale”. Potrebbe in particolare suggerire alla maggioranza repubblicana al Congresso di modificare il testo per offrire margine di manovra a TikTok.
Vendita
Finora ByteDance si era opposta all’idea di vendere il suo gioiello ma, secondo l’agenzia Bloomberg, il governo cinese sarebbe aperto a un’acquisizione da parte di Elon Musk, già azionista di maggioranza di un altro social network, -Twitter), e alleato di Donald Trump. Lunedì TikTok ha definito questo scenario “pura finzione”.
In lizza ci sono altri candidati dichiarati, in particolare l’uomo d’affari Frank McCourt. Ha riunito gli investitori attorno al suo concetto Project Liberty, che vuole rendere TikTok una piattaforma incentrata sulla sicurezza dei suoi utenti. Colui che possiede anche la squadra di calcio francese Olympique de Marsiglia stima il valore di TikTok US in 20 miliardi di dollari. Secondo il sito web The Information, anche l’ex capo dell’editore di videogiochi Activision Blizzard, Bobby Kotick, rimane interessato.
Migrazione
Se tutti i server su cui gira TikTok US sono ora ospitati negli Stati Uniti, la questione della fattibilità tecnica di una scissione è dibattuta, poiché un’operazione del genere non ha precedenti noti. La potenziale estinzione della versione americana del social network sembrerebbe una benedizione per i suoi rivali, primi fra tutti YouTube (Shorts) e Instagram (Reels), che hanno declinato, negli ultimi anni, il formato dei video brevi che hanno reso loro successo a livello globale. da TikTok.