La flotta fantasma russa suscita ancora timori

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L’affare della petroliera Eventin nel Mar Baltico sta spingendo la NATO a intensificare la sorveglianza marittima. L’organizzazione ora utilizza l’intelligenza artificiale.

Niels Anner, Copenaghen / cap. media

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Questo fine settimana, la marina tedesca ha rimorchiato la petroliera Eventin – incapace di manovrare – sull’isola di Rügen. Lunga 274 metri e battente bandiera di Panama, trasporta quasi 100.000 tonnellate di petrolio greggio.

Un blackout a bordo sembra aver messo fuori uso i comandi e altri sistemi, come quello di ancoraggio. L’equipaggio di 24 persone ha dovuto resistere al buio e senza riscaldamento. Questo incidente illustra i rischi associati alla flotta fantasma russa. Il ministro degli Esteri Annalena Baerbock ha criticato aspramente il Cremlino, affermando che esso minaccia la sicurezza dell’Europa “con cavi tagliati, campagne di disinformazione, disturbatori GPS e petroliere danneggiate”.

Questa è la nave in questione. Era diretto in Egitto dalla Russia.Chiave di volta

L’Occidente teme da tempo che le centinaia di navi identificate nella flotta fantasma potessero causare una catastrofe ecologica. Per lo più in cattive condizioni, trasportano merci per conto della Russia, che cerca di eludere le sanzioni.

Proprietari loschi li registrano in stati minuscoli, esotici e lontani e spesso li lasciano salpare senza un’assicurazione valida. L’affondamento di due imbarcazioni russe al largo della costa della Crimea ha recentemente provocato un disastro ecologico e una fuoriuscita di petrolio. Ciò dimostra chiaramente la pericolosità di questi trasporti.

Soldati alla guida di “sciami” di droni

La Nato ha quindi deciso di rafforzare la sorveglianza del Mar Baltico, ma anche del Mare del Nord, con ulteriori unità navali e aeree. L’organizzazione utilizzava l’intelligenza artificiale britannica, responsabile del monitoraggio dei dati delle navi e della reazione ai movimenti sospetti. Questi compaiono in particolare in prossimità di cavi sottomarini o altre infrastrutture critiche. L’allarme può quindi essere dato rapidamente.

Lunedì anche l’esercito svedese ha presentato un nuovo progetto: grazie al software sviluppato da Saab, un singolo soldato dovrebbe presto essere in grado di pilotare un gruppo fino a 100 droni. Questi “sciami” saranno quindi in grado di setacciare vaste aree. Obiettivo: neutralizzare rapidamente le navi sospette. È quello che ha fatto la Finlandia poco dopo Natale con la petroliera Eagle S, battente bandiera delle Isole Cook e anch’essa classificata come “fantasma”.

Questa foto mostra un elicottero della guardia di frontiera finlandese vicino alla petroliera Eagle S il 28 dicembre 2024. Le autorità finlandesi sospettano che abbia causato la rottura di un cavo elettrico sottomarino che collega la Finlandia e l’Estonia il 25 dicembre.Chiave di volta

Le forze speciali l’hanno preso d’assalto e da allora Helsinki l’ha mantenuta. Perché, in primo luogo, versa in uno stato preoccupante e quindi inagibile alla navigazione. In secondo luogo, è fortemente sospettato di aver tagliato con la sua ancora ben cinque cavi elettrici e di internet in fondo al Baltico. Le indagini della polizia giudiziaria continuano, ma gli esperti puntano su un ordine di Mosca.

Sospetti simili gravano sulla nave mercantile cinese Yi Peng 3, che probabilmente ha danneggiato due cavi sottomarini a novembre. Dieci giorni prima aveva navigato a una velocità sospettosamente lenta vicino a due cavi nelle acque danesi; gli investigatori hanno trovato tracce di attrito da un ancoraggio, senza che alcun cavo fosse tagliato.

La nave portarinfuse cinese Yi Peng 3, monitorata da una nave della marina danese nel mare Kattegat, vicino alla città di Granaa nello Jutland, Danimarca, mercoledì 20 novembre 2024.Chiave di volta

Il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha dichiarato questo fine settimana che il suo paese non è certamente in guerra, ma non è nemmeno in pace. Perché la Russia porta avanti numerose operazioni di hacking, disinformazione e sabotaggio proprio contro i paesi nordici e baltici. Secondo il ministro degli Interni estone Lauri Läänemets, i servizi segreti russi pianificano questi attacchi da molto tempo. Secondo lui ciò richiede necessariamente la conoscenza delle infrastrutture interessate.

Per questo motivo i Paesi nordici da tempo mettono in guardia contro lo spionaggio russo da parte di discrete imbarcazioni da pesca e di ricerca – o proprio attraverso la sua flotta fantasma. La rivista britannica Lista di Lloyd cita una fonte attendibile la quale sostiene che a bordo dell’Eagle S furono rinvenuti strumenti di ascolto e di spionaggio.

Tradotto e adattato da Valentine Zenker

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