Reagendo con un comunicato stampa alla sentenza della Corte Superiore favorevole agli Innu di Uashat e Mani-Utenam, Hydro-Québec constata che il dossier illustra l’importanza del suo nuovo approccio nelle sue relazioni con le comunità indigene. Hydro-Québec accetta la decisione della Corte Superiore riguardante un accordo di principio e fatti risalenti a diversi anni fa.
All’inizio di dicembre 2024, Hydro-Québec ha presentato la sua Strategia per la riconciliazione economica e il rafforzamento delle relazioni con le Prime Nazioni e gli Inuit. Il suo scopo è garantire che i progetti Hydro-Québec siano sviluppati in stretta collaborazione con le comunità indigene e quindi creino benefici reali per queste comunità.
Con una sentenza dell’8 gennaio 2025, la Corte Superiore ha ordinato a Hydro-Québec di pagare 5 milioni di dollari all’ITUM, più interessi e spese legali. Riconosce la malafede dell’ente statale nell’attuazione di un accordo di principio raggiunto nel 2014 riguardante il complesso idroelettrico del fiume Romaine.
Leggi anche: L’ITUM accoglie con favore “una sentenza storica” che condanna Hydro-Québec nel caso Romaine