Gazprom, in difficoltà finanziarie, considera i licenziamenti

Gazprom, in difficoltà finanziarie, considera i licenziamenti
Gazprom, in difficoltà finanziarie, considera i licenziamenti
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Il colosso russo del gas Gazprom, alle prese con difficoltà finanziarie derivanti dall’attacco di Mosca all’Ucraina, prevede di tagliare circa il 40% delle posizioni presso la sua sede a San Pietroburgo (nord-ovest), ha detto lunedì. ha detto all’AFP un portavoce del gruppo.

Questo annuncio arriva due settimane dopo la fine del redditizio transito del gas russo attraverso l’Ucraina, una decisione presa da Kiev per limitare le entrate di Mosca dopo tre anni di conflitto.

In una lettera indirizzata il 23 dicembre al capo Alexei Miller e pubblicata da un media locale russo, la vicepresidente del consiglio di amministrazione, Elena Ilioukhina, ha proposto di ridurre il personale dell’amministrazione Gazprom di “più di 4.100” ha “2.500 persone”.

Interrogato dall’AFP, Sergei Koupryanov, responsabile delle comunicazioni di Gazprom, ha confermato l’autenticità del documento, senza ulteriori dettagli: «Oui»ha semplicemente indicato. E per aggiungere: “Non commentiamo le procedure interne”.

Nella sua lettera, la signora Ilioukhina lo ha indicato “le sfide che il gruppo Gazprom deve affrontare richiedono una riduzione dei tempi di preparazione e di decisione”.

I licenziamenti proposti non influenzerebbero i dipendenti nei siti di produzione.

Gazprom, fiore all’occhiello dell’economia russa e guidata da Alexeï Miller, molto vicino a Vladimir Putin, dal 2022 deve far fronte all’improvvisa riduzione del mercato europeo.

Nel 2023 Gazprom, che detiene il monopolio delle esportazioni di gas russo, ha registrato una perdita netta di quasi sette miliardi di dollari, la prima in più di vent’anni.

Da tre anni si accumulano cattive notizie per il gruppo: dopo la fine delle consegne alla Germania in seguito al sabotaggio del Nord Stream nel Mar Baltico nel settembre 2022, il transito del gas russo attraverso l’Ucraina è terminato il 1° gennaio.

Secondo gli esperti, citati dal quotidiano russo Vedomosti, Gazprom perderà circa 5 miliardi di euro di entrate annue per le sue consegne attraverso l’Ucraina, ovvero circa il 6% del suo fatturato.

In questa fase rimane solo il gasdotto TurkStream, sotto il Mar Nero, per fornire all’Europa il gas russo via tubo. E l’Unione Europea ha già detto di volersi liberare da tutto il gas naturale proveniente dalla Russia entro il 2027.

Anche le sanzioni americane contro Gazprombank, il braccio finanziario del gruppo, hanno un impatto diretto sulle finanze di Gazprom.

Venerdì Washington e Londra hanno sanzionato la sua controllata petrolifera Gazprom Neft. Una decisione “ingiustificato e illegittimo”a seconda della filiale.

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