La NASA esita tra due audaci piani per riportare pezzi di Marte sulla Terra

La NASA esita tra due audaci piani per riportare pezzi di Marte sulla Terra
La NASA esita tra due audaci piani per riportare pezzi di Marte sulla Terra
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Il piano originale della NASA per riportare indietro le rocce marziane era di raccoglierle prima con il rover PerseveranzaPerseveranza Di Laboratorio di propulsione a reazione (JPL), per poi recuperarli con un lander (MSRMSR) e di farli staccare dalla superficie grazie ad un piccolo razzorazzo nominato Veicolo per l’ascesa su Marte (MAV), prima di trasportarli sulla Terra dall’orbita marziana utilizzando una sonda europea chiamata Orbiter di ritorno alla Terra (ERO).

Questo piano complesso ha avuto diverse varianti, ma è costoso. Di conseguenza, la NASA ha deciso di consultare l’industria spaziale americana per ripensare il progetto della missione, tenendo conto che la raccolta delle rocce su Marte è già iniziata alcuni anni fa e che il MAV e l’ERO restano una novità (l’ERO è già in fase di sviluppo presso Airbus Defence & Space).

Sky Crane o Starship?

Ora si stanno valutando due opzioni. Il primo è l’utilizzo di un lander più piccolo, che verrebbe posizionato su Marte utilizzando l’ingegnoso sistema della gru volante (Gru del cielo) del JPL, che ha già dato prova di sé due volte su Marte depositando i rover CuriositàCuriosità e perseveranza. Là Gru del cielo dovrà essere un po’ più potente e il carrello di atterraggio più leggero per restare nei limiti delle capacità della gru e soprattutto per rispettare il budget. Anche il MAV dovrà essere più piccolo.

L’altra opzione è utilizzare un lander commerciale più capace. La NASA non ha fornito dettagli su questo argomento. Lo scorso anno l’agenzia ha consultato diverse aziende per proporre soluzioni. Tra questi ci sono Blue Origin, con una versione legacy del suo futuro lander lunare Luna Blu selezionato per Artemis, Rocket Lab e ovviamente missioni SpaceXSpaceX con la sua astronave.

Cosa penserà Musk?

La NASA ha proposto due opzioni affinché la prossima amministrazione, che entrerà in carica il 20 gennaio, possa scegliere. Ciascuna opzione dovrà però attraversare tutte le fasi di sviluppo di un progetto spaziale, a partire dalla fase di progettazione preliminare. Pertanto, la NASA spera di far decollare l’MSR equipaggiato con il MAV nel 2031 (dopo l’ERO nel 2030) per riportare i campioni sulla Terra tra il 2035 e il 2039!

Non c’è dubbio che queste scadenze non saranno gradite a Donald Trump perché probabilmente la Cina avrà riportato i suoi campioni marziani all’inizio del prossimo decennio, anche questi non avranno assolutamente lo stesso valore scientifico (saranno raccolti sul sito dell’ atterraggio). Da parte sua, anche Elon Musk, che punta a realizzare il primo volo con equipaggio su Marte entro quattro anni, potrebbe esprimere la sua insofferenza per questi ritardi.

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