“Israele ha decimato il sistema educativo a Gaza”, accusa la vincitrice del premio Nobel Malala Yousafzai

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L’attivista pakistana e vincitrice del Premio Nobel per la pace Malala Yousafzai ha dichiarato domenica che Israele ha “decimato il sistema educativo di Gaza”.

“A Gaza, Israele ha decimato l’intero sistema educativo. Hanno bombardato tutte le università” e “hanno preso di mira indiscriminatamente i civili che si rifugiavano nelle scuole”, ha assicurato durante un vertice a Islamabad sull’istruzione femminile.

“Continuerò a denunciare le violazioni israeliane del diritto internazionale e dei diritti umani”, ha aggiunto, davanti a decine di rappresentanti di paesi musulmani riuniti nella capitale pakistana.

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“I bambini palestinesi hanno perso la vita e il futuro”, ha denunciato Malala Yousafzai. “Una ragazza palestinese non può avere il futuro che merita se la sua scuola viene bombardata e la sua famiglia uccisa”.

Israele nota da tempo che il gruppo terroristico palestinese Hamas usa i civili come scudi umani, combattendo da aree civili, comprese scuole, case, ospedali e moschee.

La guerra a Gaza è stata innescata dall’attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre 2023, che ha provocato la morte di 1.208 persone, la maggior parte civili, secondo un conteggio dell’AFP basato su dati ufficiali israeliani.

Secondo i dati del Ministero della Sanità di Hamas, ritenuti affidabili dall’ONU, più di 46.000 persone, soprattutto civili, sono state uccise nella campagna di ritorsione militare israeliana a Gaza. Questo bilancio, che non è verificabile e che non distingue tra terroristi e civili, comprende i circa 17.000 terroristi che Israele sostiene di aver ucciso in combattimento e i civili uccisi dalle centinaia di razzi lanciati dai gruppi terroristici caduti all’interno della Striscia di Gaza. .

Hamas è accusato di aver gonfiato il numero delle vittime civili e di aver incluso i palestinesi uccisi dai razzi lanciati da fazioni terroristiche che ripiegano nella Striscia. Anche Hamas, in questa valutazione, non fa alcuna distinzione tra civili e terroristi.

I residenti esaminano i danni causati da un attacco israeliano alla scuola Al-Majda Wasila dell’UNRWA, che ospita palestinesi sfollati, a Gaza City, il 14 dicembre 2024. (Omar Al-Qattaa/AFP)

Malala Yousafzai è stata attaccata nel 2012 dai talebani pakistani su uno scuolabus nella remota valle dello Swat, vicino al confine con l’Afghanistan.

È tornata in Pakistan solo raramente dopo la sua evacuazione nel Regno Unito, 12 anni fa, dove ora vive ed è diventata una portavoce globale dell’istruzione femminile. Nel 2014 è diventata la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace, assegnato all’età di 17 anni.

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