Un soldato russo riceve una medaglia dopo aver ucciso un ucraino in un combattimento corpo a corpo

Un soldato russo riceve una medaglia dopo aver ucciso un ucraino in un combattimento corpo a corpo
Un soldato russo riceve una medaglia dopo aver ucciso un ucraino in un combattimento corpo a corpo
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Vladimir Putin ha assegnato la più alta onorificenza della Russia a un soldato russo che, secondo le autorità, ha ucciso un soldato ucraino durante un combattimento corpo a corpo, un’ulteriore dimostrazione dell’estrema violenza del conflitto.

Il presidente russo ha assegnato il titolo di Eroe della Russia ad Andrei Grigoriev per “il suo coraggio ed eroismo”, ha affermato sabato il Cremlino in una nota, senza fornire ulteriori dettagli.

I blogger militari russi hanno pubblicato all’inizio di gennaio un video filmato da una fotocamera tipo GoPro indossata da un soldato ucraino.

Nelle immagini, questo soldato avanza verso una casa, poi inizia uno scontro a fuoco e lancia una granata all’interno dell’edificio. Esce un soldato russo e i due uomini iniziano a combattere a mani nude e con coltelli.

Il soldato con la telecamera, che grida aiuto in ucraino, chiede al suo avversario alla fine del video di lasciarlo morire in pace e dice in particolare “arrivederci, mamma”.

I media filo-Cremlino hanno identificato il soldato russo come Andrei Grigoriev, originario della regione siberiana della Yakutia, popolata principalmente da Yakut, un gruppo etnico turco.

Su Telegram, il leader della Yakutia ha affermato di aver incontrato il soldato sabato, elogiando l’“impresa” di un uomo “molto modesto” e dicendo di avergli regalato un tradizionale coltello yakut.

“Sono queste persone che rendono più forte la nostra grande Russia”, ha assicurato il leader Aïssen Nikolaev.

Attirati dalla promessa di alti salari, molti uomini provenienti dalle regioni russe svantaggiate, in particolare da quelle appartenenti a minoranze etniche, andarono a combattere in Ucraina.

Il media ucraino Suspilne, dal canto suo, ha identificato il soldato ucciso come un uomo della regione di Odessa, Dmytro Maslovsky, precisando che la sua morte è avvenuta a novembre nei pressi della cittadina di Trudové, nella regione di Donetsk (est).

Secondo le stime, dall’attacco su larga scala al Cremlino del febbraio 2022 i combattimenti hanno provocato diverse centinaia di migliaia di morti e feriti.

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