Elon Musk attacca nuovamente Thierry Breton

Elon Musk attacca nuovamente Thierry Breton
Elon Musk attacca nuovamente Thierry Breton
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Editoriale con AFP
01/11/2025 alle 14:18

Il boss di X e vicino a Donald Trump ha attaccato l’ex commissario europeo, Thierry Breton. Elon Musk critica regolarmente le normative europee in campo digitale, accusando Bruxelles di censura.

Gli scambi amichevoli continuano. Sabato Elon Musk ha descritto l’ex commissario europeo per il digitale, il francese Thierry Breton, come un “tiranno dell’Europa” in un nuovo teso scambio online tra i due uomini legati al sostegno del miliardario all’estrema destra tedesca. Alla fine di dicembre, in un messaggio sulla piattaforma X di sua proprietà, stimava che “solo l’AfD può salvare la Germania”. Il commento ha suscitato scalpore in Europa. Breton ha poi definito l’osservazione “ingerenza straniera”.

“Amico, l’”interferenza straniera” americana è l’unica ragione per cui oggi non parli tedesco o russo”, ha ribattuto Elon Musk, alludendo allo sbarco americano in Francia durante la seconda guerra mondiale.

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“Sorprendente assurdità”

La disputa si è riaccesa questa settimana in seguito a un’intervista con Thierry Breton sul canale BFMTV/RMC, in cui ha dichiarato: “Manteniamo la calma e applichiamo le nostre leggi in Europa quando rischiano di essere violate […]. Lo abbiamo fatto in Romania e ovviamente dovrà essere fatto se necessario in Germania”. Sabato, Elon Musk ha risposto a X evocando “la sorprendente assurdità di Thierry Breton come tiranno d’Europa”.

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Vicino al presidente americano eletto Donald Trump, che tornerà alla Casa Bianca il 20 gennaio, Elon Musk critica regolarmente le normative europee in campo digitale, accusando Bruxelles di censura. Mark Zuckerberg, il boss di Meta, si è allineato a questa posizione.

La risposta di Breton

In risposta al messaggio di Elon Musk, anche Thierry Breton ha scritto su X: “Tiranno d’Europa? Oh ! Ma niente Elon Musk: l’UE NON ha alcun meccanismo per annullare qualsiasi elezione in qualsiasi parte dell’UE”.

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La rete X è stata formalmente incriminata a luglio per diversi presunti reati. Per ciascuno di essi, e in caso di mancato rispetto, la Commissione potrebbe infliggere a Elon Musk una multa fino al 6% del fatturato globale annuo di tutte le società da lui controllate, ovvero diversi miliardi di dollari. La Commissione europea ha annunciato a dicembre l’apertura di un’indagine contro il social network di origine cinese TikTok, accusato di non aver adempiuto ai propri obblighi e ha aperto la porta a una possibile manipolazione russa nelle elezioni presidenziali annullate in Romania dalla Corte costituzionale.

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