L’Europa si sta lacerando – La Nouvelle Tribune

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L’Europa si sta lacerando – La Nouvelle Tribune
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Per decenni, il Russia era il principale fornitore di energia delUnione Europeatrasportando milioni di metri cubi di gas naturale ogni giorno attraverso una complessa rete di gasdotti. Questa dipendenza reciproca, particolarmente marcata nell’Europa centrale e orientale, ha permesso a Mosca di ottenere entrate considerevoli mentre i paesi europei hanno beneficiato di energia relativamente a buon mercato. L’Ucraina allora ha svolto un ruolo strategico importante come paese di transito, le sue infrastrutture fungevano da ponte energetico tra la Russia e l’Europa occidentale.

Le minacce slovacche che indeboliscono l’unità europea

La decisione di l’Ucraina per fermare il transito del gas russo versoUnione Europea a partire dal 1 gennaio 2025 provoca un’onda d’urto diplomatica. Il primo ministro slovacco Roberto Fico adotta una posizione particolarmente offensiva, brandendo diverse minacce contro Kiev. Là Slovacchiache stima con perdite pari a 500 milioni di euro, intende utilizzare tutte le leve a sua disposizione per costringere l’Ucraina a riprendere i flussi di gas. Tra i suoi beni, Bratislava controllare rappresenta il 60% delle esportazioni europee verso l’Ucraina e ha una capacità unica di fornire elettricità di emergenza ai paesi in guerra.

L’energia come arma diplomatica

Roberto Fico mette in campo un arsenale di pressioni, minacciando di sospendere gli aiuti umanitari e le cruciali forniture di elettricità l’Ucrainaquasi la metà delle cui centrali elettriche furono distrutte durante la guerra. Il leader slovacco non esita a brandire il suo diritto di veto anche sulle grandi decisioni europee, come l’ammissione di nuovi membri o le sanzioni contro Russia. Questa strategia della tensione arriva in un momento in cui la Commissione europea sta cercando di calmare la situazione, come dimostra la creazione di un gruppo di lavoro dopo l’incontro tra Roberto Fico e il Commissario Europeo per l’Energia, Dan Jorgensen.

La crisi attuale rivela la fragilità degli equilibri energetici europei. Là Slovacchiaun tempo beneficiaria delle entrate del transito del gas che utilizzava per sovvenzionare le bollette dei suoi cittadini, si trova ora ad affrontare un deficit sostanziale. Questa situazione evidenzia le sfide della trasformazione energetica europea e le tensioni che genera tra gli Stati membri, anche se l’unità rimane cruciale di fronte alle attuali sfide geopolitiche.

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