Soprannominato “Robinson Crusoe” dalla stampa italiana, Mauro Morandi rimase bloccato su un’isola segreta della Sardegna nel 1989. Morì all’età di 85 anni.
La sua odissea sicuramente non avrà mai i posteri come quella di Robinson Crusoe, ma il suo nome è associato al celebre personaggio del romanzo. Mauro Morandi è morto questo fine settimana all’età di 85 anni, nel nord Italia, da dove proveniva.
Alla fine degli anni ’80 approdò a Budelli, un’isola al largo della costa sarda con spiagge di sabbia rosa, dovuta a un misto di corallo granitico e conchiglie. Lì il suo catamarano fece naufragio quando intendeva spingersi molto più lontano, in Polinesia.
Su quest’isola italiana rimane lì abbastanza a lungo per riparare la sua barca. Ma Mauro Morandi apprende che il custode va in pensione. Questa notizia sconvolge i piani dell’italiano che decide di restare sul posto e investe in un vecchio rifugio della Seconda Guerra Mondiale.
Viene espulso dall’isola nel 2021
La missione che svolge da circa 30 anni è quella di garantire che l’isola non sia invasa dai turisti. L’Isola di Budelli è chiusa al pubblico dagli anni ’90 per preservare il colore rosa della sua sabbia. Lo scorso giugno un influencer ha ricevuto una multa di 1.800 euro per essere andato al mare sull’isola di Budelli.
D’inverno Mauro Morandi si dedicava alla raccolta della legna e alla lettura. Per nutrirsi, il guardiano dell’isola si faceva consegnare il cibo in barca. E per quanto riguarda l’elettricità, la “Robinson Crusoe” italiana era dotata di un sistema di energia solare.
La sua storia con l’isola termina nel 2021 quando viene deportato lì. Il motivo? L’amministrazione del Parco Nazionale della Maddalena ha voluto trasformare la struttura in un centro di educazione ambientale. Un vero sconvolgimento per l’ottuagenario.
“Mi sono così abituato al silenzio. Adesso è un rumore continuo”, ha detto Mauro Morandi al Guardian nel 2021.
Sui social il “Robinson Crusoe” italiano è stato seguito da più di 70mila persone. Lì gli furono resi molti tributi.