L’influencer algerino Doualemn è stato posto in detenzione amministrativa in vista della sua espulsione

L’influencer algerino Doualemn è stato posto in detenzione amministrativa in vista della sua espulsione
L’influencer algerino Doualemn è stato posto in detenzione amministrativa in vista della sua espulsione
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Arrestato domenica 5 gennaio a Montpellier, l’influencer algerino Doualemn è stato rinchiuso in un centro di detenzione amministrativa (CRA), in vista della sua espulsione in Algeria, ha riferito il prefetto dell’Hérault, di cui fa eco la notizia di CNews. Un video dell’influencer è stato oggetto di un rapporto il 4 gennaio del sindaco Michaël Delafosse e del prefetto François-Xavier Lauch. In questo video, questo “Cittadino algerino, 59 anni, in situazione regolare” aveva dichiarato “uccidilo, lascialo soffrire”riferendosi a un manifestante anti-regime algerino. Tuttavia, secondo il procuratore di Montpellier, Fabrice Belargent, “le traduzioni effettuate da due esperti interpreti (…) hanno stabilito che nel video riportato non era stata pronunciata la parola ‘uccidetelo’”. E aggiungere che lei “non conteneva un invito a uccidere una persona chiamata ‘Cohen'”.

“L’imputato, invece, ha chiesto una correzione severa, per colpire un uomo apparentemente residente in Algeria”ha continuato. Cosa ha riconosciuto l’influencer “indicando che era sotto l’influenza di una terapia sostitutiva con farmaci”. Dopo la segnalazione del video, il 4 gennaio è stata aperta un’indagine “provocazione pubblica e diretta e non seguita da effetto per commettere un crimine o un delitto”. L’individuo è stato arrestato “senza difficoltà” il giorno dopo. Verrà processato a Montpellier il 24 febbraio.

Il resto dopo questo annuncio

La procura di Montpellier ha anche indicato che è in corso un’indagine “contestazione di crimini contro l’umanità e provocazione dell’odio razziale” era stato aperto dopo la ricezione, questo lunedì, di un’altra segnalazione di un video TikTok da parte del sindaco di Montpellier, questa volta contro un residente di Montpellier che negava in particolare l’esistenza delle camere a gas. Altre due personalità attive sui social network, “Zazou Youcef” e “Imadtitin”, sono state arrestate durante la giornata di venerdì 3 gennaio per commenti considerati estremi, rispettivamente a Brest e Grenoble.

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