Al di là della prossima trasferta del tecnico Patrick Scalabrini in Giappone, è Panama a rischiare di essere un Paese sotto i riflettori, allo Stade Canac in Quebec, nel 2025.
“Abbiamo quattro giocatori panamensi nel mirino per la prossima stagione”, ha confermato il presidente dei Capitals, Charles Demers.
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Il lanciatore Abdiel Saldana ha già svolto con orgoglio i propri servizi da titolare durante le conquiste del 2023 e del 2024. Anche il soccorritore mancino Gilberto Chu, ex potenziale cliente dei Washington Nationals, si è unito alla squadra l’anno scorso, mentre Steven Fuentes, anche lui associato ai Nationals in passato, aveva contribuito in modo significativo al tumulo nel 2023.
A causa delle trattative in corso, Demers non ha potuto rivelare se alcuni di loro torneranno, ma una cosa è certa, Panama è ormai un terreno fertile per le Capitali. La situazione è in parte spiegata dalle norme relative ai visti di lavoro. In sintesi, è meno complesso ottenere il visto per un giocatore panamense che per un atleta cubano o della Repubblica Dominicana, soprattutto per le partite giocate sul suolo americano. I giapponesi non hanno bisogno del visto lavorativo, da qui il nuovo approccio studiato dalle Capitali.
Il contributo dei canadesi
Oltre ai giocatori stranieri, la squadra guidata dall’allenatore Patrick Scalabrini cerca logicamente di massimizzare il contributo degli atleti canadesi, compresi quelli del Quebec.
“Per i giocatori canadesi e latinoamericani è più facile giocare in Canada che negli Stati Uniti a causa dei visti”, concorda Demers.
Quindi, per quanto riguarda i giocatori canadesi a disposizione, i Capitales devono lottare soprattutto con gli Aigles de Trois-Rivières e gli Ottawa Titans per attrarre i migliori. Un club americano che desidera schierare un giocatore canadese deve fornirgli un visto lavorativo, che comporta costi aggiuntivi.